"La sanità marchigiana è ai primi posti in Italia per qualità ed efficienza della spesa sanitaria": questo il "sogno" dell'Assessore Regionale alla Sanità Mezzolani secondo il Vice Presidente dell'Assemblea Legislativa Regionale Avv. Vittorio Santori. "Non so - commenta Santori - quali elementi abbia preso a base per giungere a tale conclusione, sta di fatto che appare davvero improbabile che la spesa sanitaria sia sotto controllo viste le assunzioni in massa di precari deliberate senza concorso pubblico e l'enorme mole di contenzioso giudiziario a carico della Regione Marche per mancato pagamento delle somme contrattualmente dovute e per risarcimento dei danni da mala-sanità. Ancor più improbabile è che la qualità e l'efficienza dei servizi siano aumentate visto che le liste di attesa anziché ridursi si sono ulteriormente allungate e che la stessa area vasta, così come concepita senza personalità giuridica ed autonomia patrimoniale, ha prodotto fino ad oggi solo un ulteriore aggravio burocratico".

Secondo il Vice Presidente l'Assessore Mezzolani passerà alla storia come "il persecutore dei laboratori di analisi privati ai quali ha proposto e propone convenzioni che giungono a rimborsare appena il 30% del lavoro svolto in laboratorio e ciò nel migliore dei casi perché la trattativa spesso giunge a trattamenti inferiori e fortemente discriminatori tra i singoli laboratori".

La realtà della Sanità Marchigiana è ben diversa per Santori da quella descritta sui giornali a ridosso delle elezioni regionali; addirittura "atroce ed inaccettabile" quella degli ospedali ascolani. "Dei due ospedali esistenti, Ascoli e San Benedetto del Tronto, sommati insieme nelle loro specializzazioni e reparti ancora non ne abbiamo uno completo! Assenza delle POTES sul territorio interno tra le quali quelle sempre promesse e mai realizzate di Montefiore dell'Aso e Comunanza. Topi nel reparto chirurgia di Ascoli Piceno e un intero piano interrato senza agibilità nell'Ospedale Madonna del Soccorso di San Benedetto del Tronto ove le ambulanze del 118 vanno da 149.000 Km a 243.500 Km percorsi con anzianità che và da sei anni a 19 anni. Il servizio oggi viene garantito soltanto da una ambulanza presa in affitto per sei mesi che ad Aprile dovrà essere restituita alla società locatrice. Il personale del 118 non percepisce alcuna indennità di vestiario ed al medesimo non sono state mai fornite né tute né scarpe".

"Nell'Ospedale Sambenedettese - prosegue Santori - i reparti di pediatria, laboratorio analisi, trasfusioni, radiologia ed anestesia dalle ore 20.00 alle ore 08 non svolgono alcun servizio. Mentre sono completamente inesistenti i seguenti reparti: malattie infettive, urologia, lungo-degenza, gastroenterologia, neurochirurgia, cardiochirurgia, odontoiatria, pediatria neo natale, utic e numerosi altri". Insomma, quello dell'Assessore Mezzolani non è che un bel sogno! "Per aprite gli occhi venga nella Provincia di Ascoli Piceno dove è evidente, più che in altre parti, il disastro causato dall'ingerenza della politica nell'attività sanitaria".

Secondo Santori nel Piceno sarebbe del tutto mancata una regia centrale consapevole di realizzare il cambiamento; sarebbe questa la causa della mancanza di obiettivi precisi, programmi e pianificazione degli interventi.

"Errori gravi e macroscopici dell'amministrazione in carica - conclude Santori - hanno peggiorato la già precaria situazione della sanità marchigiana che non può essere nascosta agli utenti da qualche articolo illusorio. Il servizio sanitario non può divenire uno stipendificio per gli amici di partito ma deve garantire primariamente l'urgenza e la sopravvivenza in vita del cittadino nel momento del bisogno. Nella Provincia di Ascoli Piceno siamo ancora ben lontani dal raggiungere questa essenziale garanzia".