Il territorio Piceno vive un momento di forti criticità, frutto di un coacervo di scelte che vanno fatte a breve. Ne citiamo alcune: le modalità con cui si formeranno le due nuove province ed il ruolo che in esse avranno i due comuni capoluogo; le modalità con cui in campo sanitario si darà attuazione all’area vasta recentemente introdotta dalla Regione; la modalità con cui si realizzerà la grande viabilità longitudinale; la modalità con cui si consoliderà l’università sul territorio; il nuovo modello di sviluppo che si implementerà nel Piceno a sua volta frutto di quanto le varie università Asteria, Tecnomarche stanno elaborando; l’ ”occasione Carbon”, problema complicato ma dalle prospettive eccezionali per il nostro territorio.

 

A questi appuntamenti la città di Ascoli si presenta oggi in modo debole, vuoi per l’incapacità del governo cittadino di centro-destra ad interloquire con progetti credibili, vuoi per l’estrema scarsità di figure istituzionali cittadine di centro-sinistra registrate per troppi anni.

           

I partiti de L’Unione cittadina hanno un compito arduo: riuscire ad interloquire in questi processi, pur con mezzi scarsi, generando proposte e progetti utili ad Ascoli e condivisibili dal territorio. La prima azione deve essere conoscitiva, a partire dalle “emergenze” in termini temporali.

 

Riteniamo quindi utile iniziare dai problemi inerenti le modalità con cui la riforma sanitaria regionale si sta attuando nella nostra zona e dalle implicazioni che deriveranno dall’implementazione dell’area vasta. Riteniamo pertanto urgente chiedere incontri sia con il Direttore della Zona Territoriale n.13 che con l’Assessore regionale alla Sanità per avere un quadro esaustivo al fine poi di formulare le proposte di merito.