Un Piceno a misura di disabile. E quindi di tutti.
Ascoli Piceno | La provincia si mette in ascolto delle problematiche delle categorie svantaggiate. Per redigere un piano territoriale di coordinamento equo e che risponda alle esigenze di tutti.
di Stefania Mistichelli
Le problematiche della disabilità al centro del dibattito per la programmazione del territorio, perché laddove un servizio e un percorso sono accessibili ai disabili sensoriali e psichici, sono maggiormente fruibili dall’intera popolazione.
Questo il significato dell’incontro di ieri mattina, promosso dalla Provincia su sollecitazione delle associazioni di disabili, utile per mettere a punto il piano territoriale di coordinamento, strumento principe della programmazione del territorio.
Il tavolo ha coinvolto, presso la sala del consiglio provinciale, il coordinamento provinciale per la tutela delle persone disabili, l’assessore all’urbanistica Antonio Canzian e l’assessore alle politiche sociali Licia Canigola.
“L’incontro è stato estremamente produttivo – afferma l’assessore Canzian – in quanto abbiamo potuto confrontarci con tematiche di fondamentale importanza, per redigere il piano territoriale di coordinamento”.
“Intanto ci siamo messi in moto per promuovere un programma di alfabetizzazione – continua Canzian – rivolto ad architetti, ingegneri, geometri e agli uffici tecnici dei comuni, perché i protagonisti della progettazione vengano sensibilizzati alle esigenze dei disabili”
“Dal canto loro le associazioni di categoria hanno dato il loro importante contributo – spiega l’assessore Licia Canigola – con una serie di proposte concrete su come dovrebbero essere gli standard nei piani regolatori e con iniziative di sensibilizzazione e informazione per rendere sempre più accessibili i servizi e i percorsi in città”
“Infatti – continua l’assessore – è il mondo politico tutto che deve promuovere questi incontri con categorie svantaggiate della società, poiché poi queste azioni vanno a vantaggio non solo dei disabili, ma degli anziani con problemi di deambulazione o di accesso autonomo a certi servizi. Inoltre l’abbattimento delle barriere architettoniche e la costruzione dei marciapiedi idonei sono essenziali per i disabili ma vanno a vantaggio anche dei genitori o dei nonni con le carrozzine. Dunque i discorsi che partono dalle istanze delle persone svantaggiate riguardano non solo le politiche sociali, ma anche la politica in generale di ogni pubblica amministrazione».
L’impegno della provincia ora è un secondo incontro, nel corso del quale le associazioni presenteranno in modo sistematico le loro istanze, che verranno quindi recepite nella normativa del piano provinciale di coordinamento.
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16/02/2006
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