Venerdì 17 febbraio, ore 18, presso la Sala “M.Scatasta” (Sala Docens), si terrà la sesta lezione del Corso di formazione socio-politica, nell’ambito del Progetto culturale della Diocesi di Ascoli, sul tema “Femminilità, azione e contemplazione nel cantiere Europa: Edith Stein”. Fra i tanti personaggi di azione e contemplazione rivisitati nel percorso di quest’anno “Etica, politica e santità” non poteva mancare una figura femminile, Edith Stein, forse ai più sconosciuta, ma che è stata anch’essa una voce profetica di un periodo drammatico del Novecento, il nazismo.

Edith Stein, tedesca di Breslavia, di famiglia ebrea, intellettuale, allieva del prof. Edmund Husserl, fondatore della scuola fenomenologica, ha vissuto un travagliato percorso culturale e interiore che l’ha condotta, da ebrea, a convertirsi al cattolicesimo e a maturare poi questa conversione, facendosi monaca presso l’ordine delle Carmelitane di Colonia, col nome di Suor Teresa Benedetta della Croce.

Nonostante questo, poiché per il regime nazista rimaneva sempre un’ebrea, registrata come “non ariana”, viene deportata dalla Gestapo ad Auschwitz dove muore nel 1942.
Ebrea e agnostica, monaca e martire “una personalità che porta nella sua intensa vita una sintesi drammatica del nostro tempo” come ha detto di lei il Papa Giovanni Paolo II che nel 1998 l’ha canonizzata , proclamandola patrona d’Europa.

Illustrerà la figura di questa personalità  della cultura e della santità la prof.ssa Angela Ales Bello, docente di  Storia della Filosofia contemporanea presso la Pontificia Università Lateranense di Roma, studiosa della filosofia fenomenologia di Husserl e curatrice dell’edizione italiane delle opere di Edith Stein.

La conferenza intende offrire alla cittadinanza un’occasione di riflessione sul nostro passato attraverso questa figura di martire che con la sua testimonianza può aiutare ad illuminare il presente ed il futuro.