La sovrapposizione che a mio giudizio il Sig. Orsini opera nel suo articolo sulla Shoah risulta indebita perché è finalizzata a costruire un ragionamento vizioso, secondo il quale la destra ha fatto i conti con la storia e la sinistra ancora no, dal momento che giustifica la violenza perpetrata contro il popolo di Israele.

 

Di nuovo ribadisco che l’Olocausto, immane tragedia di sterminio subito da un intero popolo e perseguito con determinazione e precisione chirurgica, ha un solo responsabile storico: il nazifascismo. In relazione a ciò non mi sembra che il cammino intrapreso dall’intera classe dirigente di AN e dal suo Presidente in particolare verso l’emancipazione da certi “valori” sia vicino al compimento.

 

Lo dimostrano oggi (in questo caso la sovrapposizione storia/cronaca la faccio io) il fatto che il Giorno della Memoria è stato completamente ignorato dal centro-destra e da AN in particolare, e la querelle di alleanze che si va costituendo nella Cdl per le prossime elezioni nazionali di aprile: un blocco che vede a fianco dei partiti della destra “moderata” il cartello elettorale di Alternativa Sociale promosso da Alessandra Mussolini, del quale fanno parte Azione Sociale (della stessa Mussolini), Forza Nuova (il cui leader è Roberto Fiore, ex capo di Terza Posizione) e il Fronte Sociale Nazionale (di Adriano Tilgher, fondatore di Avanguardia Nazionale e fedelissimo di Stefano Delle Chiaie, finito in galera per ricostituzione del disciolto partito fascista).

 

Senza contare le recenti offese razziste di Calderoli, Ministro della Repubblica, rivolte alla giornalista di La7 di origini palestinesi Rula Jebreal.

 

Riguardo allo Stato di Israele e alla questione palestinese, non mi pare essenziale ricondurre il problema alla “caccia all’ebreo” e rintracciare spiegazioni di ordine psicologico o di slang giovanile (tra l’altro, ad Ascoli, alcuni giovani e meno giovani si prodigano abbastanza nell’utilizzo dei termini “ebreo” o “negro” e nella pratica della caccia all’extracomunitario o alla “zecca” … e si tratta di gente non certo di sinistra), bensì occorre svolgere considerazioni di ordine politico, che prevedono il riconoscimento del diritto di esistere e di esercitare la propria sovranità territoriale sia ad Israele (autodeterminazione compiuta) che ai palestinesi (autodeterminazione ancora incompiuta).

 

Tutto questo senza giustificare i kamikaze palestinesi, ma neppure i tank israeliani che radono al suolo le case nella striscia di Gaza o gli elicotteri “Apache” che lanciano missili verso “obiettivi strategici”, con tanto di “effetti collaterali” fra la popolazione inerme. Questi non sono incubi del passato ma del presente.

*Segretario Rifondazione Comunista – Ascoli Piceno