I sindacati intervengono sulle pari opportunità
Ascoli Piceno | Una lettera congiunta di CGIL, CISL e UIL sollecita gli enti provinciali a dare maggior risonanza alla legge n. 81/2008 che introduce nuove valuatzioni del rischio sul luogo del lavoro connesse alla differenza di genere.
Palazzo San Filippo, sede della Provincia di Ascoli
Com'è noto il Decreto legislativo n.81/2008 in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro supera infatti la concezione tradizionale della tutela del lavoro femminile circoscritta alla gravidanza e introduce una più profonda valutazione del rischio connesso alle differenze di genere: sicurezza sul lavoro, stress, discriminazioni hanno un denominatore comune che viene enfatizzato nell'articolo 28.
E' un'innovazione legislativa che recepisce e si allinea all'orientamento europeo e internazionale, incentrato sulla promozione della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro, e che colloca in primo piano il tema della differenza di genere, come indicato nel Piano Strategico 2007/2012.
In questi giorni il Ministero del Lavoro ha attivato una campagna specifica con l'obiettivo di informare i cittadini, e in particolare le donne che lavorano, sul ruolo delle Consigliere di Parità, che in ogni Regione e Provincia svolgono azioni concrete per promuovere l'occupazione femminile e la conciliazione tra lavoro e famiglia, intervenendo direttamente a sostegno delle pari opportunità, dell'uguaglianza e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Per queste ragioni è stato invitato l'ente provinciale a farsi parte attiva sia nella diffusione del materiale prodotto da Ministero a sostegno della campagna ricordata, sia di eventuali iniziative di merito.
L'idea del Ministero si sviluppa a partire dalle più comuni situazioni a rischio che le donne lavoratrici si trovano a dover gestire: inserimento nel mondo del lavoro, avanzamento di carriera, stress correlato alla conciliazione lavoro-famiglia, garanzia di adeguate condizioni di sicurezza.
È stato definito un claim "Sicuramente Noi" intorno al quale è costruito lo spot con una doppia lettura: è la voce delle donne che dichiarano di aver bisogno di maggiori tutele ma è anche la voce delle Consigliere di Parità, che si propongono come strumento concreto per la difesa e il riconoscimento dei diritti e delle differenze di genere.
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19/05/2010
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