Parco Marino: lAmministrazione Celani calpesta la volontà dei Comuni costieri
Ascoli Piceno | Dopo la bocciatura della mozione relativa allistituzione del Parco Marino Costa del Piceno, lo sfogo dei Consiglieri Provinciali Illuminati, Rossi e Binari.
di Redazione
Le argomentazioni portate dall'Amministrazione Celani per la bocciatura della mozione risultano, a detta dei promotori della proposta, "fortemente strumentali". Il fatto che vadano sentiti di nuovo i comuni costieri è definito "assurdo" dai Consiglieri di minoranza visto che tutti i Comuni della costa (San Benedetto del Tronto, Grottammare, Cupra Marittima, Massignano, Campofilone, Pedaso e Altidona) hanno approvato appena un anno fa tale progetto con apposite delibere.
Si sostiene poi la necessità di "sentire il parere degli operatori economici e delle associazioni di categoria interessate", quando - fanno sapere i promotori del Parco Marino - si sa bene che tutti gli attori del territorio sono stati coinvolti nell'iter istitutivo attraverso partecipate riunione periodiche e hanno dato il loro assenso solo dopo l'accoglimento delle numerose istanze da essi formulate: i pescatori del comparto "piccola pesca" hanno dato parere favorevole ben sapendo che la loro attività sarà consentita ovunque, esclusa la zona A che ha un estensione di 1,5 kq su un totale di 153 (l'1% dell'intera area), così come le vongolare (turbosoffianti) che non potranno pescare solo sulle aree A-B-C per un'estensione di kq 24,5 il 16% dell'area.
"L'Amministrazione Celani, contraria - secondo i Consiglieri Illuminati, Rossi e Binari - al Parco Marino, ha di fatto calpestato la volontà dei Comuni costieri, assumendosi gravi responsabilità, infatti se non adeguatamente supportato il nostro progetto potrebbe rimanere indietro nella graduatoria dei finanziamenti, se ciò avvenisse si perderebbe un'occasione unica per il nostro territorio di un'uscita in avanti dalla crisi".
"Si perderebbe - continuano i promotori del Parco Marino - la possibilità di realizzare un progetto che guarda al futuro, infatti in esso vedrebbero la luce tecniche e metodi di pesca innovativi, nuove tecniche di navigazione, ma soprattutto si perderebbe l'occasione di ripopolare il nostro mare e ristabilire con esso quel rapporto tra uomo e natura fortemente compromesso in questi anni dall'inquinamento causato dai fiumi, che perderebbero concrete possibilità di finanziamenti per il loro risanamento, e dallo sforzo di pesca che lo ha fortemente impoverito".
"Siamo comunque fiduciosi - concludono dalla minoranza - che questo non accadrà, i Comuni, anche con l'apporto dei nostri consiglieri, saranno in grado di portare avanti il Parco Marino nonostante l'inerzia dimostrata dell'Amministrazione Provinciale. Certo è che con questo modo di procedere, l'Amministrazione Celani darà purtroppo un argomento in più a quanti, oggi in Italia, sostengono l'inutilità delle Provincie".
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28/11/2009
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