Un progetto di cooperazione di valenza europea che unisce le coste dell'adriatico italiana ed albanese all'insegna delle buone pratiche urbanistiche e dello sviluppo sostenibile: è questo uno dei grandi temi attorno a cui ruota il Convegno internazionale dal titolo "Centri Storici – una risorsa per il futuro" che ha preso il via stamane nella Cartiera papale di Ascoli Piceno e proseguirà domani con inizio alle ore 9 nel teatro dell'arancio di Grottammare.

A margine del convegno, l'assessore provinciale all'Urbanistica Antonio Canzian, il sindaco di Grottammare Luigi Merli, il sindaco della città albanese di Gjirokastra (Argirocastro in italiano) Flamur Bime e Marina Maurizi, dirigente del Servizio cooperazione internazionale della Regione Marche, hanno illustrato il percorso di collaborazione avviato nel 1999 per il recupero dei centri storici di Grottammare per l'Italia e di Gjirokastra per l'Albania, finanziato con fondi comunitari.

"Il nostro ufficio di Piano del Servizio Urbanistica - ha dichiarato l'assessore Canzian - ha messo a disposizione il know –how e i tecnici per condurre l'attività di ricerca che ha portato allo scambio di buone pratiche e percorsi metodologici utilmente replicabili per il recupero dei centri storici anche dell'interno, oltre che della costa".

"Sono state elaborate oltre 800 schede illustrative che descrivono vie, edifici storici e altri beni culturali del nostro centro storico – ha sottolineato il sindaco di Gjirokastra Flamur Bime - un lavoro imponente che ha portato alla proclamazione da parte dell'UNESCO della città come patrimonio dell'umanità".

"Questo convegno rappresenta la tappa conclusiva - ha spiegato il sindaco Merli - di un secondo progetto sulla riduzione del rischio sismico nell'attività di recupero abitativo e, soprattutto turistico, dei nostri due centri storici accomunati da un lavoro straordinario che ha portato alla definizione cartografica e aerofotogrammetria delle aree interessate".

"E' ormai importante non ragionare più in termini di confini nazionali – ha affermato Marina Maurizi della Regione Marche - l'impegno è costruire un'area omogenea nell'Adriatico dove possano essere valorizzate al meglio e in chiave europea le comuni valenze culturali, architettoniche, territoriali e storiche".

Nell'occasione è stata inaugurata presso le sale della Cartiera Papale la mostra "Dall'acquerello al pixel" con l'esposizione di mappe del catasto gregoriano ed altro materiale storico messo a disposizione dall'Archivio di Stato di Ascoli Piceno. In visione anche alcune delle oltre 5000 immagini tra fogli di mappa ed altri documenti del catasto, digitalizzate dal SIT (Servizio Informatico Territoriale) della Provincia.