Il Sincobas fa Tris
| COLONNELLA - Vince le elezioni per il rinnovo delle Rsu alla Bluterma con il 34% dei voti e diventa il primo sindacato dei lavoratori.
Il Sincobas ha vinto le elezioni per il rinnovo delle RSU (rappresentanze sindacali unite) anche alla Bluterma (termosifoni) di Colonnella, azienda del Gruppo Biasi, ex proprietario della vicina Itemar di Monsampolo del Tronto.
Nella tornata che si è svolta ieri, 19 ottobre, nella fabbrica dove lavorano 109 addetti, gran parte dei quali residenti nell’ascolano, il sindacato di base ha ottenuto il 34 per cento dei voti validI (in totale 101), diventando la prima organizzazione di rappresentanza dei lavoratori nello stabilimento. Con questa vittoria, il Sincobas ottiene, oltre ad un delegato sui tre disponibili, il terzo successo consecutivo in un solo mese, nelle elezioni che si sono svolte in altre due grandi industrie della Vallata del Tronto, come la Pall Medical Italia e l’Adim Scandolara di Campolungo.
“Abbiamo anche qui sorpassato nettamente la FIOM-CGIL – commenta Andrea Quaglietti, coordinatore provinciale – conquistando la fiducia della maggioranza degli operai, anche grazie all’impegno profuso negli ultimi mesi, con ciò riportando al centro dell’attenzione il valore del lavoro, come risorsa e priorità fondamentale. Tutto ciò poi – continua Quaglietti – è avvenuto, alla Bluterma come in altre, nonostante un clima intimidatorio nei confronti dei lavoratori che si iscrivevano al nostro sindacato, sfociando in lettere di richiamo, sospensioni dal lavoro e proveddimenti punitivi sempre ingiustificati e pretestuosi. Ma abbiamo vinto lo stesso, e questo deve fa capire qual è la vera organizzazione sindacale che gode del sostegno degli operai e di tutti gli addetti".
Oltre a far tornare al centro il valore del lavoro, secondo il coordinatore del Sincobas provinciale è ora urgente “che le aziende si rinnovino veramente, torni a investire sul territorio, soprattutto in tecnologia innovative che favoriscano il rilancio della produttività locale, insieme ai lavoratori della zona che hanno tutte le qualità e professionalità per collaborare a questo nuovo programma di sviluppo. Solo così si può combattere la concorrenza internazionale, e fermare uno sfruttamento che non è solo quello delle persone anche delle risorse dello Stato, che spesso finanzia imprese che poi chiudono le loro attività per delocalizzare all’estero".
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23/10/2006
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