La nuova Provincia e i suoi paladini
Fermo | Il Ds Alessandrini attacca Di Ruscio: "Allarma per fare l'eroe"; il sindaco replica: "Non si accorge che c'è un attentato alla provincia di Fermo".
di Pierpaolo Pierleoni
Che il tema della Provincia di Fermo sia incandescente è cosa nota. Che la pace tra coalizioni, per camminare di pari passo ed ottenere insieme risultati positivi per il Fermano sia intesa fragile e fatta di mille sfumature, è altrettanto chiaro. Quindi non stupisce la reciproca punzecchiatura tra il neocoordinatore provinciale Ds Fabiano Alessandrini ed il sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio.
Il primo ha attaccato il primo cittadino fermano e l'on. Remigio Ceroni, accusandoli di diffondere allarmismo tra la cittadinanza per poi fare gli eroi della situazione. "Ci sono personaggi che non mancano occasione per creare un clima di tensione, paura e per diffondere notizie di allarme per poi erigersi a difensori della Provincia di Fermo, strumentalizzando ogni cosa. I comportamenti di Ceroni, Di Ruscio e altri del centrodestra mi ricordano quelli di coloro che Leonardo Sciascia definiva i professionisti dell’Antimafia. A me sembra che a Fermo si stia formando un gruppetto di professionisti della Provincia che giocano a creare paure nella popolazione per poi assumere il ruolo di paladini. A noi Ds invece interessa lavorare senza urlare e abbiamo dimostrato, con l’impegno dei nostri parlamentari e ministri, di avere a cuore le sorti della nostra Provincia. E attenzione: con questo modo di fare del centrodestra si rischia di dare l’immagine di una battaglia che interessa solo Fermo (per un ufficio in più o in meno dentro le mura della città) e non il Fermano”.
Parole dure alle quali in primo cittadino fermano ha prontamente risposto, rinnovando la preoccupazione per l'attuale situazione di instabilità che la nuova provincia si trova a vivere, ed invitando alla concordia e all'unità.
"E’ paradossale che il coordinatore dei Ds di Fermo Alessandrini non stigmatizzi il “reato” ma “chi reato denuncia”. Forse Alessandrini, insieme a poche altre persone, non se ne è ancora accorto ma da parte del Governo è in atto un attentato alla Provincia di Fermo e non solo. A denunciare ciò non è solo il Sindaco Di Ruscio ma tutti, dall’Upi ad esponenti della sinistra come Cesetti. Ma perché se la prende solo con me? Il mio comportamento, infatti, non è finalizzato a creare allarmismo bensì ad informare la popolazione e gli organi di stampa su quello che sta accadendo affinché sia sempre alta l’attenzione sulla provincia fermana. Non capisco quindi cosa ci sia di male nel trarre le giuste conclusioni di quanto sta accadendo e nel chiedere la mobilitazione di tutte le forze politiche.
A tal proposito, vorrei ricordare le tante manifestazioni e mobilitazioni promosse nel recente passato, bloccando la statale e arrivando fino a Roma, senza distinzioni di colore politico e nel solo interesse di tutelare al massimo il nostro territorio. La Provincia di Fermo è una realtà che non può essere bloccata con una legge ordinaria dello Stato come la Finanziaria e tanto meno con una lettera indirizzata al Commissario De Feis. Ma questo purtroppo è quello che si sta verificando".
Un affondo dal primo cittadino fermano anche per quanto concerne la possibilità che si stia configurando una battaglia che sia sentita solo da Fermo e non da tutto il suo territorio.
"Per quanto riguarda le critiche rivolte a Fermo, credo che non si debba dimenticare il ruolo che Fermo, in qualità di comune capoluogo, abbia da svolgere e la responsabilità che ha nell’impegnarsi a tutela di tutto il territorio ed è scontato quindi che non si sta portando avanti i soli interessi della città ma di tutta la provincia. Per scongiurare quanto è all’orizzonte, quindi, si rinnova l’invito a lottare tutti insieme affinché il territorio fermano possa nuovamente festeggiare la sua Provincia".
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23/10/2006
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