Ciccanti risponde alle dichiarazioni di alcuni esponenti del centro sinistra ascolano
| Il centro sinistra ascolano, come in ogni parte d'Italia intende sottrarsi al confronto su una finanziaria iniqua verso i ceti popolari e gli stessi lavoratori dipendenti, che frena lo sviluppo e anche la ripresa economica in atto .
di Sen. Amedeo Ciccanti
In riferimento alle dichiarazioni di alcuni esponenti del centro sinistra ascolano, con le quali si estrapolano con abilità mefistofelica alcune parole da me usate in Consiglio comunale, per accreditarmi all'opinione pubblica come un soggetto rissoso e provocatore, di fronte alle loro angeliche anime.
Le cose non stanno così ed è onesto che gli ascolani lo sappiano. Il Consiglio comunale 'aperto' è stato fatto così come l'anno scorso il Presidente Rossi fece il COnsiglio provinciale 'aperto' per dibattere la 'finanziaria 2006', che tagliava i trasferimenti agli enti locali con la stessa durezza con cui sono tagliati nel 2007. Non si capisce perchè quando il confronto lo chiede il centro sinistra è democratico, quando lo chiediamo noi è reazionario. Così come non si capisce perchè quando sono impegnati gli esponenti di centro sinistra il Consiglio non si deve fare e quando invece lo sono quelli di centro destra - così come siamo impegnati tutti noi dell'udc sabato 28 a Roma per manifestare contro la 'finanziaria' - non conta niente.
La verità è che il centro sinistra ascolano, come in ogni parte d'Italia intende sottrarsi al confronto su una finanziaria iniqua verso i ceti popolari e gli stessi lavoratori dipendenti, che frena lo sviluppo e anche la ripresa economica in atto e strangola i redditi con nuove e maggiori tasse. Ho perciò detto che possono anche fare come Bertoldo, che per sfuggire all'impiccagione chiese di scegliersi l'albero dove essere impiccato, ma comunque li aspetterò fino a Natale in Consiglio comunale per vederli 'friggere' sulle loro contraddizioni, tra quanto promesso in campagna elettorle e quanto finora realizzato.
Se questa presa di posizione è arrogante o semplice volontà democratica di confronto politico, giudichino i lettori, ma non essendo il sottoscritto una delle 'guardie rosse' di questa finanziaria di Prodi e Bertinotti, desidero che le forze sociali ed economiche della città - che hanno risposto entusiasticamente ed hanno espresso una dura ed unanime condanna alla manovra economica - si esprimano in libertà.
Pertanto abbiamo aggiornato il Consiglio comunale proprio per inseguire questo centro sinistra in 'fuga', invitando alla prossima seduta in una data e in un giorno gradito, il Sottosegretario Colonnella, perchè abbiano i migliori avvocati di difesa dalla parte delle malefatte di Prodi.
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23/10/2006
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