Da poco sottoscritto il rinnovo dell’accordo tra Trenitalia e Giunta regionale per la copertura del servizio ferroviario nella nostra regione, alle stesse condizioni economiche del precedente. 

Accolta con soddisfazione la notizia, diffusa nei giorni scorsi dall’assessore regionale Marcolini, dell’istituzione di una nuova coppia di terni Eurostar che coprirà la tratta Milano-Ancona e viceversa per l’intero periodo estivo, le cose parrebbero andare a gonfie vele sul fronte dei trasporti nelle Marche.

Così non è nei fatti, almeno secondo quanto riportato in questi giorni dalla stampa locale, che dà il segnale della rabbia degli abitanti del “sud” delle Marche, dei residenti di tutti i piccoli, medi e grandi centri dell’entroterra piceno, fermano e maceratese, dei rappresentanti delle associazioni e dei consorzi degli operatori  turistici della Riviera delle Palme, dei pendolari in genere.

Una protesta, inizialmente covata, ma non manifestata apertamente, legata al fatto che il rinnovo del contratto alla Società Trenitalia non aveva scontato adeguatamente, se non addirittura per nulla, il prezzo pagato nei mesi invernali, in termini economici, di salute e di tempo, da tantissimi pendolari costretti a viaggiare in treni lenti ed inefficienti e carrozze sporche ed al limite delle condizioni igieniche. Gli stessi pendolari  si attendevano, magari una riduzione delle tariffe o, quanto meno la garanzia, di avere carrozze più pulite e funzionali.

“Tutt’altro” – rileva oggi il consigliere regionale di Alleanza nazionale, Guido Castelli, che ha sposato la protesta di tutti i cittadini delle Marche ed, in particolare, di quelli del sud e dell’entroterra della regione –  “anzi, queste persone e le tante associazioni di operatori turistici ed albergatori che si attendevano un servizio migliore in occasione dell’avvento dell’estate, si ritrovano la “sorpresina” dell’assenza di copertura aggiuntiva del servizio ferroviario di punta, cioè l’Eurostar, per tutta la tratta che va da Ancona al confine sud delle Marche”.

“Quando si fanno grandi proclami sul miglioramento della qualità del servizio trasporti nella nostra regione – rileva ancora l’esponente di AN – si dovrebbe tener conto dell’intera comunità marchigiana e non solo di pochi eletti. Così facendo non si considera l’enorme impulso offerto dagli operatori del turismo della costa ascolana all’intera economia marchigiana, anzi li si considera, ma come cittadini di “serie b”.

“Questo va detto” – conclude Castelli che annuncia anche la presentazione di una specifica interrogazione – “a tutela degli interessi non soltanto dei cittadini del sud delle Marche e dell’entroterra marchigiano, ma a salvaguardia dell’alto valore costituzionale di un’uguaglianza sostanziale che deve sempre essere tenuta in considerazione e che, invece, la Giunta Regionale sembra non conoscere”.

*consigliere regionale AN