La Politica regionale sul turismo è al centro di molte polemiche che riguardano, essenzialmente, la qualità e la quantità di risorse messe a disposizione del sistema turistico da parte dello Stato e dalla Regione. In un simile quadro, tuttavia, si omette di considerare l’esistenza di un vero e proprio paradosso e cioè che i finanziamenti (pochi o tanti che siano) in realtà vengono utilizzati in percentuale bassissima da parte dell’organizzazione amministrativa di via Gentile da Fabriano.
La lettura del bilancio consuntivo della Regione, da questo punto di vista, è piuttosto eloquente e produce risultati che non esito a definire sconvolgenti:

La funzione di bilancio 3.06.18 (relativa proprio al turismo) indica infatti che nel 2005, su un volume di risorse di oltre 6.8 milioni di euro i pagamenti costituiscono appena il 3.8% (258mila euro per la precisione) e che ben l’85.4% delle risorse non è stato tradotto concretamente in opere e servizi a sostegno dell’offerta turistica regionale.

Notizie ancor più disarmanti arrivano dalla gestione dei residui ovvero dalle somme destinate al turismo negli anni precedenti ed ancora non utilizzate: il 79% di queste risorse (oltre 3,5 milioni di euro !!) risale addirittura al periodo 1995/1999. Somme che rimangono in fondo ai cassetti addirittura anche da più di 10 anni e che, per quel che concerne il 2005, hanno registrato pagamenti solo nella misura del 2,5%.

L’inefficienza regionale rispetto al comparto turistico raggiunge, insomma, livelli insostenibili per tutti ed in primis per gli operatori del settore che - oltre al danno costituito delle incertezze della politica di settore e della concorrenza estera – devono subire la beffa del mancato utilizzo delle poche risorse messe a loro disposizione.

Per far luce su questa situazione grottesca ho presentato un’interpellanza urgente al Presidente della Giunta Regionale Spacca in cui chiedo di conoscere le ragioni della drammatiche performances collezionate dalla Regione nell’utilizzo delle somme destinate al turismo e di accertare le responsabilità di quanti, da oltre 10 anni, hanno omesso di attivare le azioni propedeutiche all’impiego di un così consistente volume di risorse

* Consigliere regionale AN