Andrea Vecchiola non è più il numero uno del Montegranaro Calcio. La carica di presidente è stata infatti rimessa all’assemblea dei soci convocata nei giorni scorsi. All’ordine del giorno, oltre al naturale dibattito incentrato sul finale di stagione, la pianificazione del campionato a venire.

Ovvia, inoltre, un’ampia finestra sulla finale persa contro la Castelfrattese viziata da un arbitraggio sicuramente non all’altezza della situazione. Su questa lunghezza d’onda si è quindi inserito Vecchiola, che ha clamorosamente sorpreso tutto il resto dei soci. Le motivazioni del gesto, inoltre, provocheranno indubbiamente sicure ripercussioni nell’ambiente del calcio dilettantistico marchigiano.

Abbiamo incontrato l’ormai ex-presidente per conoscere più da vicino i motivi della decisione e Vecchiola, quasi a proseguire sulla falsariga del dopo partita di Loreto, ha quindi commentato: “Decisione inevitabile visto quanto è successo. Non parlo solo per l’ingente danno procuratoci contro la Castelfrettese. Nel ragionamento che mi ha portato a decidere in tal senso esso pesa come un macigno ma in una visione corale, riferita ai miei quattro anni di presidenza, rappresenta solo l’ultimo episodio in ordine cronologico”.

Si è aperto a questo punto un momento di crono-storia targata Vecchiola: “Al mio primo anno ecco prontamente piovere da tutte le parti, Federazione di Ancona compresa, i complimenti per la mia scommessa personale. Complimenti al più giovane presidente delle Marche, mi dicevano, ventotto anni, rimarcavano, in campo c’è gente molto più anziana. Sviolinate prive di alcun senso. Prima del mio arrivo il Montegranaro si era salvato ai play-out contro l’Audax Piobbico al termine di una stagione regolare in cui aveva collezionato ben nove sconfitte consecutive. Poi arriva la mia gestione, condizionata si da nostri errori di inesperienza, ma anche da altrettante punzecchiature arbitrali che ci hanno portato alla retrocessione. Dopo un anno sabbatico di riflessione, culminato con un piazzamento tra l’altro ad un solo punto dai play-off, abbiamo provato a rialzare la testa ed ecco quanto accaduto: Bugiolacchi sviene al limite dell’area in finale spareggio per l’Eccellenza contro la Recanatese e ci viene assegnato un rigore contro che ci taglia fuori. Quest’anno, come tutti ben saprete ed avrete visto, lo scempio di Loreto. Mi chiedo: a chi non va a genio il Montegranaro attuale nella stanza dei bottoni? Chi ci rema contro questa specifica composizione societaria? Non amo fare la vittima ma i fatti convergono verso la mia tesi. Se loro vogliono questa situazione che se la tengano: io non mi presto a questi giochi. Meglio la Uisp dove se meriti vinci e se non meriti non vinci. In questo ambiente non ci vedo niente di positivo quindi, con l’attuale stato d’animo, non potrei trasmettere al resto della truppa societaria ed alla squadra l’entusiasmo e la positività che servono per varcare i traguardi. L’esperienza del giovane presidente finisce. Rimarrà comunque un’esperienza che mi ha fatto crescere sicuramente come uomo ma non come sportivo”.