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È stato presentato il progetto “Oliva tenera”

Ascoli Piceno | Un progetto articolato da cui potranno trarre vantaggio tutti i ristoratori e le piccole aziende del piceno. L’oliva tenera unisce territori divisi amministrativamente ma uniti da un’origine e da uno sviluppo culturale simile

di Federico Biondi

Sono intervenuti alla conferenza stampa di presentazione del progetto “Oliva tenera” l’assessore all’Agricoltura ed alle Attività Produttive Avelio Marini, il consigliere della Fondazione Carisap Gino Troli, in sostituzione del dirigente scolastico dell’Istituto Agrario “Ulpiani” di Ascoli Piceno Giampietro Coccia il professor Francesco Monelli e i responsabili del Servizio Turismo della Provincia la dottoressa Maria Grazia Zema e la dottoressa Egea Latini. “Oliva tenera” è un progetto complesso che si suddivide in sei azioni da attuare sul territorio affinché l’oliva tenera possa divenire un’attività redditizia a sostituzione di alcuni settori attualmente in crisi.
 
È importante ricordare che tale produzione agricola e stata insignita del marchio Dop nel 2005 con la denominazione di “Oliva Tenera Picena” (sia in salamoia che farcita e quindi fritta). L’assessore Avelio Marini ringrazia la Fondazione Carisap e l’Istituto Agrario per la concreta collaborazione avvenuta all’indomani del prestigioso riconoscimento Dop. La Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno infatti erogherà per la realizzazione di questa prima fase del progetto 302 mila euro, un investimento sostanzioso che ricopre circa la metà dei capitoli di spesa del triennio 2005-2007 previsti per la ricerca scientifica e tecnologica.
 
La Fondazione Carisap erogherà tali risorse solo nel territorio di propria competenza mentre l’area di produzione secondo il disciplinare è più vasto dell’attuale estensione territoriale provinciale, infatti investe 87 realtà comunali di cui 27 del teramano. Il riconoscimento Dop è per le produzioni delle province di Ascoli Piceno, di Teramo e in futuro per quelle della Provincia di Fermo. L’oliva tenera “ascolana” di fatto unisce territori divisi amministrativamente ma uniti da un’origine e da uno sviluppo culturale simile, infatti nel disciplinare non si parla di Oliva all’Ascolana ma di Oliva Tenera del Piceno.
 
Il progetto oltre a individuare i processi produttivi maggiormente vantaggiosi affinché l’oliva, sia in salamoia che farcita, giunga sulle tavole conservando tutte le naturali qualità alimentari, ha individuato l’interland ascolano come probabile fulcro economico e produttivo di questa prelibatezza alimentare.
 
Per far ciò nel progetto è stato inserito lo storico e qualificato Istituto Agrario “Ulpiani” di Ascoli Piceno che con i suoi docenti e collaboratori dovrà svolgere cinque delle sei mansioni inserite nel progetto “Oliva tenera”. Gli studiosi faranno un’indagine conoscitiva sul territorio per saggiare la reale consistenza del patrimonio fruttifero (l’oliva è il frutto carnoso dell’albero di olive, una oliva scientificamente viene denominata drupa), dovranno impegnarsi nel miglioramento genetico al fine di aumentarne le difese immunitarie, rilanciare numericamente la coltura nel territorio, individuare tecniche per il miglioramento qualitativo e migliorare le tecniche produttive.
 
La superficie ideale per condurre la sperimentazione è di 20-25 ettari e agli esperti dell’Istituto Agrario “Ulpiani” sono pervenute circa 50 domanda da aziende del territorio provinciale di cui 25 hanno un regime a produzione biologica. Aziende piccole ma altamente specializzate che hanno diversificato le attività produttive puntando per lo più ad un prodotto biologicamente sostenibile.
 
Su questi 25 ettari di terreno saranno sistemate circa 6 mila e 950 piante di olivo, di regola su ogni ettaro sono interrate 278 piante. Si realizzeranno in definitiva impianti sperimentali e i tecnici indicheranno quali saranno le azioni che gli operatori dovranno eseguire per accelerare la crescita delle piante di olivo e quindi condurre gli esperimenti
 
Gli impianti, come specifica l’assessore Marini, oltre a produrre olive per la salamoia e per la farcitura saranno utili per studi e per future certificazioni comunitarie dell’olio di oliva tenera che è un olio di monovarietà che risulta avere un sapore molto amabile.
 
L’amministrazione provinciale nell’ambito del progetto avrà il compito di promuovere il prodotto e quindi produrre pubblicazioni sull’Oliva Tenera Picena e partecipare ad importanti appuntamenti enogastronomici come il Salone del Gusto a Torino ed a altri eventi organizzati sia a livello nazionale che internazionale. L’amministrazione provinciale dovrà anche sostenere azioni di promozione dell’Oliva Tenera del Piceno e intercettare eventuali stanziamenti economici regionali.
 
L’assessore Marini anticipa che è in costituzione un consorzio che gestisca tutte le azioni di ricerca e di promozione dell’Oliva Tenera Picena. Tra sei mesi sarà possibile avere un resoconto delle attività finora svolte da tutti gli organismi partecipanti.

28/04/2006





        
  



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