Neanche lui avrebbe mai immaginato che otto giorni dopo il suo 26 compleanno avrebbe segnato un gol alla Vecchia Signora al suo esordio in serie A. Era esattamente il 18 settembre dello scorso anno. La Juventus vinceva uno a zero grazie ad un gol del solito Del Piero. Al 32’ del primo tempo ecco l’azione che ti cambia la vita.

Cariello, dalla trequarti, supera in dribbling Zambrotta e Viera, converge al centro e fa partire un bolide che, a seguito di una deviazione del capitano azzurro, Fabio Cannavaro, si insacca nell’angolino basso alla destra di un esterrefatto Abbiati. Un attimo di incredulità e poi via, di corsa verso la panchina a festeggiare un gol storico. Da quell’indimenticabile giorno sono passati oltre sette mesi e per Alfredo Cariello, napoletano verace, sono arrivate altre soddisfazioni come ad esempio quella dello strepitoso gol che ha permesso all’Ascoli di battere il Messina.

“In fin dei conti ho dimostrato di essere da Ascoli – ha detto col sorriso sulle labbra Cariello – In questa categoria ho dato segnali anche ad occhi solitamente freddi. Ho lottato e mi sono sempre impegnato al massimo”.

La società più volte ha cercato di “scaricarla”, ciononostante è rimasto ed ha dato un contributo importante alla causa. Qual è il segreto di questo successo?
“Ci vuole la testa dura. Gli obiettivi più difficili sono anche i più belli. Se fossi andato in B o in C1 sarebbe stato tutto più facile ma volevo misurarmi anche nel massimo campionato”.

Qual è il suo ricordo più bello di questo campionato?
“Ovviamente il gol alla Juve”.

Pensa di restare in bianconero?
“Non lo so. La società, al di là di questi ultimi risultati, ha già fatto delle scelte”.

Il suo grande amico Foggia ha detto che Napoli è il massimo per ogni calciatore. Lei cosa ne pensa?
“Giocare in A col Napoli è il top ma preferisco la massima divisione alla serie cadetta”.

A Treviso riassaporerà il clima partita. Come si sente?
“Molto bene. Sono al 100% perciò mi candido per una maglia da titolare”.

Cosa ci vorrà per battere la compagine di Bortoluzzi? “Concentrazione perché loro giocheranno tranquilli e qualcuno, sicuramente, vorrà mettersi in mostra. A Treviso dovremo fare risultato così da chiudere definitivamente il discorso salvezza”.


CONVOCATI


Sono 20 i giocatori che mister Silva ha convocato per l’incontro con il Treviso: Coppola e Boccolini; Carbone, Comotto, Cudini, Del Grosso, Domizzi, Lauro e Paci; Cariello, Fini, Foggia,Giampà, Guana, Moro e Parola; Bjelanovic, Budan, Ferrante e Quagliarella.


QUATERNA ARBITRALE

Sarà il signor Antonio Dattilo della sezione di Locri l’arbitro della gara Treviso Ascoli in programma alle 15,00 di domenica 30 aprile allo stadio Tenni. Con lui gli assistenti Maurizio Viazzi della sezione di Imperia e Gianluca Masotti di quella di Messina. Quarto uomo ufficiale il signor Roland Herberg della sezione di Messina.