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S’intravede un futuro per i lavoratori ex Amcor

Ascoli Piceno | Niente case ma magazzini, centri logistici e altro da dare in gestione ad imprese interessate.

S’intravede un futuro per i 52 lavoratori in mobilità dell’AMCOR, un futuro proprio nello stabilimento dove hanno lavorato fino all’inizio del 2004.

La speranza di una ricollocazione a pieno titolo nel processo produttivo di queste persone ha preso forma stamane nel corso di un incontro svoltosi in Provincia e coordinato dall’Assessorato alla formazione e Politiche attive del lavoro a cui hanno preso parte i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e soprattutto Osvaldo Esposito e Raffaele Morini, rappresentanti della Sirio Immobiliare spa, la società che ha acquisito il complesso, un’area di 20.000 metri quadrati in zona Castagneti di cui 17.000 coperti.

L’incontro fa seguito a quanto si stabilì tra Regione Marche, Provincia di Ascoli Piceno, Associazione industriali e organizzazioni sindacali nell’accordo di chiusura della procedura di mobilità dell’aprile 2004: tutti impegnati per trovare un’occupazione a queste persone.

Il verbale firmato stamane al termine dell’incontro da tutti i partecipanti dice chiaramente che la nuova società proprietaria (composta da imprenditori locali), lungi dall’aver investito a fini speculativi, ha tutta l’intenzione di ristrutturare il complesso per destinarlo, come prevede il piano regolatore della città, ancora ad attività produttive e commerciali.

Niente case, dunque, ma magazzini, centri logistici e altro da dare in gestione ad imprese interessate. In questa operazione la stessa società s’impegna a far sì che i lavoratori della ex AMCOR abbiano la precedenza nelle assunzioni.

Poiché potrebbe trattarsi di professionalità diverse da quelle esistenti, l’Amministrazione provinciale  si è impegnata ad offrire un pacchetto formativo per riqualificare il personale da ricollocare. Il tavolo di concertazione resta aperto con l’impegno delle parti ad informarsi reciprocamente sugli sviluppi della vicenda.

Ricordiamo che dei sessantuno lavoratori messi in mobilità nell’aprile 2004 dopo mesi di lotte sfociata persino nell’occupazione dell'azienda, oggi 25 hanno contratti a tempo determinato in scadenza, 5 si sono ricollocati con contratti a tempo indeterminato mentre 22 restano disoccupati in regime di mobilità.

14/02/2006





        
  



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