Giovedì 10 novembre alle ore 18,30 presso la Sala da Tè sita in via Custoza a San Benedetto del Tronto e sabato 12 novembre dalle ore 17,00 presso l’Azienda Agrobiologica Aurora di Offida, ci sarà la presentazione del libro “L’amore degli insorti” scritto da Stefano Tassinari ed edito da Marco Troppa Editore.

 

Stefano Tassinari bolognese di adozione è nato a Ferrara nel 1955, ha pubblicato romanzi e libri di racconti, tra i quali ricordiamo "All'idea che sopraggiunge" (Corpo 10, 1987), "Ai soli distanti" (Mobydick, 1994), "Assalti al cielo" (Calderini, 1998, Perdisa, 2000), "L'ora del ritorno" (Marco Tropea Editore, 2001) e "I segni sulla pelle" (Marco Tropea Editore, 2003), oltre al Cd letterario "Lettere dal fronte interno" (Mobydick, 1997, con musiche di Roberto Manuzzi e la partecipazione di Mauro Pagani).

 

Inoltre Tassinari è autore di testi teatrali e di programmi radiofonici trasmessi da Radio Rai Tre, scrive di letteratura su quotidiani autorevoli come Liberazione, l'Unità e collabora con varie riviste a tiratura nazionale.

 

Lo scrittore aderisce ed è vicepresidente dell'Associazione Scrittori Bologna, inoltre è il direttore artistico del Premio Letterario Nazionale “Paolo Volponi”. Il Premio è organizzato dal Comune di Porto San Giorgio e dall'associazione culturale "Il Circolo di Confusione” è dedicato a Volponi, scrittore urbinate scomparso nel 1994, per via della sua narrativa incentrata sull’impegno civile.

 

Nel suo ultimo libro Tassinari continua il suo impegno sociale e politico, in linea con i romanzi passati come per esempio “I segni sulla pelle”, uno dei pochi romanzi che parla dei tragici avvenimenti di Genova in occasione del G8.

 

Nell’ultimo romanzo “L’amore degli insorti” parla di un uomo, Emilio Calvaresi, costretto a guardare negli occhi il suo passato e nello stesso tempo a vivere lo scontro tra due generazioni che interpretano con uguale passione ma da prospettive diverse le sfide dell’impegno politico.

 

Il personaggio di Tassinari nel romanzo si è lasciato alle spalle la militanza in un gruppo armato di estrema sinistra, come molti compagni di lotta è riuscito a sfuggire alle maglie della legge, ha cambiato nome e città, conquistando una vita normale.

 

Con questa nuova identità è diventato un architetto di successo, ha sposato una docente universitaria ed è diventato padre di due figli. Una vita normale che è stata sconvolta dall’arrivo di una lettera firmata da una misteriosa Sonia, la quale dimostra  di conoscere fin troppo bene la sua storia e sembra decisa a portarla a galla.

 

Calvaresi si sente braccato rimette tutto in discussione e precipita in una spirale paranoica che lo spinge a cercare rifugio in un vecchio amore e in una nuova clandestinità. Perseguitato dalle provocazioni di Sonia e dal desiderio di scoprire chi è, tenta di ricostruire una controinchiesta alle vicende che lo hanno coinvolto negli anni settanta.

 

Il personaggio del racconto cerca di colmare lacune e dare risposte alle questioni irrisolte delle propria esistenza, in definitiva lo scrittore Tassinari crea un percorso che coinvolge la memoria individuale e collettiva della storia dell’Italia.