Dal Dott. Antonio Guidi, Segretario Provinciale UGL Medici, riceviamo e pubblichiamo:

Lavorare nell’incertezza di quale sarà il futuro del tuo luogo di lavoro…Reparti senza un Dirigente, Reparti con un Dirigente in condominio con altro Ospedale, Reparti con un Dirigente ff a rinnovo semestrale. C’è chi arriva e se ne va nell’arco di qualche mese. Unità Operative Semplici (al contrario di quanto avviene in altre ASL di questa regione) prive di budget e di personale totalmente dedicati e quindi impossibilitate ad operare al meglio nell’erogazione di servizi e prestazioni, come intendeva lo spirito della riforma sanitaria.

Carenze di organico medico ed infermieristico, difficoltà a valorizzare le rispettive professionalità. L’essenziale è riuscire a coprire i turni e le guardie inter divisionali, facendo sfoggio di più che discrete doti acrobatiche. Si tira avanti. Se chiedi ti rispondono: “Si vedrà! Intanto finiamo di mettere a norma l’Ospedale, cosi a primavera evitiamo la chiusura (!!!).Poi ci saranno le elezioni regionali...”.

Personale Medico sostanzialmente scontento e demotivato che, nonostante tutto e compatibilmente con le difficoltà con cui è costretto ad operare quotidianamente, riesce con sacrificio personale ad assicurare un ottimo livello assistenziale. Come è stato più volte ripetuto, non ci sono i soldi. Ma non si fanno nozze con i fichi secchi.

Se, per risparmiare, vanno operati tagli, chi ne ha la competenza abbia il coraggio politico e gestionale di effettuarli, finalizzandoli, però, all’ ottimizzazione e al rimodellamento di ciò che è presente e funziona. Si intervenga sulla mobilità passiva, che comporta una “fuga di capitali all’estero”: le attuali potenzialità dell’Ospedale di San Benedetto non la giustificano.