Assistiamo da mesi ad una vera e propria "disfida della poltrona" tra l'amministrazione comunale, il presidente del consiglio ( che dopo tanto dire e fare ancora non si decide a rimettere il suo mandato nelle mani del sindaco premettendo il fatto che vuol avere un successore certo ???????) ed il partito della Rifondazione Comunista che tra tutti minaccia a più non posso, anche di sfiduciare il suo assessore se non rimetterà il mandato nelle mani del sindaco.

A questo punto ci sorge spontaneo pensare che tutta questa scenata inopportuna e fastidiosa sia fortemente voluta dagli attori stessi, rispecchiando chiaramente la situazione nazionale dove per puro calcolo politico, si creano e si concedono cariche a più non posso per non incorrere il rischio di perdere la maggioranza nel Consiglio Comunale. -
- Castel di Lama ed i suoi cittadini sono stufi di questo tira e molla. Il tutto solo ed esclusivamente per un posto da presidente del consiglio comunale.

- All' attuale presidente, ci sentiamo in dovere di dare un consiglio: visto la premura di mantenere questa carica, almeno rinunci all'indennità in modo tale da essere più credibile e da recepire quanto detto da Mauro Gionni,Segr. prov.le Ds, visto la molteplicità di incarichi che detiene.

Infine all'Amministrazione Comunale, consigliamo vivamente di adoperarsi piuttosto che ai problemi di incarichi a risolvere i veri problemi di Castel di Lama, che vanno, dal piano traffico praticamente inesistente, alla politica urbanistica che dovrebbe essere più ragionata, al piano idrico visto i gravi disagi provocati anche dall'ultima perturbazione ed infine allo sport. Da più di un decennio ravvisiamo la mancata realizzazione di opere a favore delle numerose associazioni sportive che gravitano sul nostro territorio, lasciando gli cui impianti sportivi in una situazione dei semi abbandono in particolar modo nella parte alta del paese. Ed infine, ma non da ultimo, che sappia promuovere ed assecondare le attività culturali delle tante associazioni presenti, invece di riproporne ogni anno sempre meno e sempre uguali".