Alle politiche di aprile 2006 (Senato), nel Comune di Acquasanta Terme FI ha avuto 468 voti (23,2%), AN 375 (18,6%), DS 362 (17,95%). Seguono PRC (9,5%) e Margherita (9,12%).

Anche la Cdl ha confermato il suo primato nel 2006 (Senato) con 1.099 voti (54,5%) contro 918 (45,5%) dell’Unione. Risultato analoga alla Camera. Insomma, FI e Cdl sono determinanti.
Come Coordinatore Comunale FI di Acquasanta ho cercato in tutti i modi di mettere d'accordo Paolo Brandimarti, Domenico Buonvecchi e Luigi Capriotti perché solo uno di loro si candidasse come sindaco. Purtroppo non ci sono riuscito.

La rivalità e l’astio esistenti non hanno giovato né a loro, né ad Acquasanta. Sono seguite trattative poco simpatiche alle quali FI volutamente non ha partecipato: ci sono stati “inciuci”, insomma “spartizioni di poltrone” peraltro ancora da conquistare.
Ora, a liste presentate, FI guarda con interesse la Lista Civica “Acquasanta nostra”.
Motivi?

Primo: Buonvecchi è un esponente del PRI (Repubblicani di La Malfa) che fa parte della Cdl.
Secondo: nessun candidato di “Acquasanta nostra” ha fatto parte del Consiglio Comunale dal 1997 ad oggi, gli anni peggiori per Acquasanta. Basta guardare il calo delle presenze alberghiere.
Dalle 42.487 del 1990 e dalle 22.410 del 1996, le presenze alberghiere sono scese a 15.351 nel 2005. Nel 2005 gli alberghi hanno perso 7.059 (meno 31,5%) rispetto al 1996 ed addirittura di 27.136 (meno 64%) rispetto al 1990.

Meno male che nel 2002 la Curia (non gli Amministratori!) ha aperto Valledacqua!

Terzo: solo nella Lista Civica “Acquasanta Nostra” sono presenti iscritti e simpatizzanti di FI (non tutti, ovviamente). Va precisato che nessun candidato delle altre due liste presentate ad Acquasanta è iscritto a FI almeno dal 2003.
FI non si è dissolta: è viva e vegeta. FI non ha fatto “inciuci”. Non cerca né poltrone né prebende.
FI ha promosso incontri con AN e PRI (Cdl).
Non solo. Essendo il primo partito ad Acquasanta, FI poteva avanzare una sua candidatura.
Non lo ha fatto, lasciando spazio ad altri, per non aggiungere problemi a problemi.
Anzi, personalmente ho proposto la candidatura a sindaco a diverse persone lontane dalla politica: nessuno è stato disponibile.

Ecco il vero problema di Acquasanta.
Nessuno si chiede “Cosa posso fare io per il mio paese?”
Tutti si chiedono “Cosa deve fare il mio paese per me?”
Acquasanta è in agonia. La prova? Le presenze alberghiere, la Salaria, le “ex” nuove terme . . .

Per concludere, la Cdl ha una lista ad Acquasanta. Ne fanno parte tesserati e simpatizzanti di FI. FI non giudica le decisioni di altri partiti della Cdl (AN e UDC). FI prende atto che la “sinistra” (non più “centro sinistra” da quando comandano PRC e PdCI) ha presentato due liste. Per disaccordi sui programmi o per sete di potere? L’anomalia è dell’Unione, non della Casa delle Libertà. Il giudizio spetta agli elettori. Finché avremo democrazia. Ovvio.

*Coordinatore Comunale FI