E così il vecchio volpone è riuscito dove avevano fallito quattro “Mister” di razza con un pedegree lungo un chilometro. Ma come ha fatto? Elementare , con un po’ di… camomilla cioè, come recitava una vecchia pubblicità, con la forza dei nervi distesi.

Tranquillizzare lo spogliatoio, convincere il gruppo delle proprie capacità e far capire che un incontro di calcio non è mai l’ultima spiaggia. D’altra parte Francesco Chimenti veniva dalla scuola di quel Bergamasco che di queste cose ne faceva l’essenza della vita calcistica. A tutte queste cose poi ha aggiunto appena un pizzico di tattica sapiente, quanto basta, come si suol dire nelle migliori ricette, ed il gioco è fatto. Uno, due e la Farmana va al tappeto, poi basta controllare, appunto con la calma dei nervi distesi.

In verità Chimenti un vantaggio sugli altri “Mister” l’aveva: conosceva alla perfezione l’ambiente rossoblu,anche se questo ambiente, quando meno te lo aspetti, ti può pugnalare alle spalle. Ricordate il suo esonero dopo la promozione in serie D.

Diciamo che per lui questa è una piccola rivincita ( poi mica tanto piccola ) in pratica lo possiamo paragonare a un novello Cincinnato, che messo da parte nei momenti di gloria, viene richiamato per salvare la patria in pericolo. In fondo sono le soddisfazioni che addolciscono la vita.

Sopra facevo notare come Chimenti aveva aggiunto un pizzico di sapienza al modello tattico precedente.  Anche qui con l’ovvietà di chi capisce di calcio. Scandurra prima punta e Berardi in rifinitura. L’uovo di Colombo. Domenica scorsa il relegare Berardi sulla fascia sinistra era stata un cosa aberrante. Un calciatore tecnico e dai piedi buoni ,estraniato dal gioco. Ma dai! Neanche nelle discussioni al bar si sparano cavolate così grosse. E Berardi , finalmente tranquillo e al posto giusto, ha ripagato la fiducia con due perle ed anche un pizzico di fortuna.

Adesso possiamo tirare un sospiro di sollievo, non tanto per la vittoria quanto per il gioco. In fondo è quello che dà garanzie per il futuro. Con Galderisi, ad esempio, a punti si stava benino ma a gioco c’era da strapparsi i capelli. La confusione che nasceva nel momento di far girare la palla era la nota dolente e punto di preoccupazione. Oggi invece abbiamo visto una Samb molto ordinata che sa tener palla. E’ evidente che la capacità di sapersi muovere bene in campo non può averla data Chimenti in una settimana infatti ciò deriva dalle capacità tecniche dei singoli atleti ma è altrettanto evidente che c’è la mano del nuovo tecnico nell’organizzazione del gioco.

Insomma la Samb vista oggi mi ha convinto e se questo status tiene nel tempo, una piccola illusione voglio farmela. Quale? Vogliamo sognare come la Roma ? Perché no.