Scontro tra barbarie. Terrorismi e disordine mondiale, di Gilbert Achcar, edito da Edizioni Alegre, è stato presentato ieri 17 Febbraio, ore 17.30 presso la sala Ugo Toria, C.so Mazzini 39. Oltre all'autore, erano presenti Cinzia Nachira, dell'Università di Lecce, redattrice di Guerra e Pace e di Erre. Gilbert Achcar, libanese, militante contro la guerra, insegna Scienze Politiche Relazioni Internazionali all'Università Paris-VIII. Collaboratore di Le monde Diplomatique e autore di numerose opere, il suo ultimo libro che, sarà pubblicato il prossimo autunno, è un lungo dialogo con Noam Chomsky sul Medio-Oriente.

Ma il lavoro presentato ieri, ora disponibile anche in italiano, è un’analisi del movimento no global, che ha avuto il suo culmine nel 2003 e che attualmente vive una fase di indebolimento. Achcar, auspica un rinvigorimento del movimento, contro il Neoliberismo emergente. L’autore ha studiato molto le vicende mediorientali, osservando da un punto di vista laico, gli integralismi, le oppressioni.

L’appuntamento con Gilbert Achcar, è stato supportato dal Circolo Peppe Fanesi di Rifondazione Comunista, di Ascoli. “E’ un punto di partenza per la manifestazione mondiale programmata il 18 marzo prossimo”, spiega il dott. Mario Bedini, “una protesta contro gli attuali assetti internazionali, a cui anche la Rete Pacifista Italiana aderirà”. Rifondazione Comunista esprime la sua partecipazione e “invita tutta la coalizione, dopo la vittoria politica, a ritirarsi dall’Iraq, senza condizioni, ma su modello spagnolo”.

“Pacifista, libanese, Achcar è il soggetto ideale per lanciare l’iniziativa di marzo, che si pone proprio contro le barbarie moderne attuali, che si consumano come scontro tra civiltà”, questa l’idea della sig.a Mariella Massimo, altra promotrice dell’incontro. “D’altra parte, contro la potenza americana”, aggiunge Bedini, “non c’è miglior arma che la mobilitazione di massa. Contro il Capitalismo che degenera in dittature, le democrazie occidentali stanno proponendo solo fantapolitica e utopie. Quello che si sta verificando è una sorta di neocolonialismo”.

Riflettere un po’ con Scontro tra barbarie. Terrorismi e disordine mondiale, può essere utile a fissare questi concetti e l’idea che una soluzione alle barbarie potrebbe esserci e risiede nell’economia solidale, nella coordinazione, nella cooperazione pacifica tra nazioni, che non si dimenticano un principio da tanto ormai dimenticato, l’autodeterminazione dei popoli.