Il Presidente Rossi, in questo ultimo periodo, con le sue gesta sta diventando un grave problema istituzionale per tutta la Provincia di Ascoli Piceno, ritagliandosi sempre più il ruolo di un Presidente che rappresenta solo una parte infinitesimale della Provincia: quella dell'ultrasinistra, dimenticando di essere il Presidente di tutti.

Questa volta va all'attacco, con una vergognosa campagna denigratoria, dell' intervento Italiano in Iraq e dell'atteggiamento che le nostre truppe hanno in quella tormentata nazione.

Lo fa organizzando una serie di manifestazioni dal titolo "La guerra in Iraq e l'informazione", proiettando diversi filmati di dubbio gusto ed incomprensibili senza analizzare il contesto in cui si svolgono.

Nella brochure esplicativa si narra, infatti "Il ritorno sugli avvenimenti documentati dai giornalisti sul campo, attraverso i loro reportage, permetterà di allargare la riflessione sulla realtà della guerra di aggressione e dei dispositivi linguistici e retorici con cui le amministrazioni dei paesi coinvolti hanno teso ad occultarla all'opinione pubblica."

Un' operazione subdola attraverso la quale si cerca di svilire l'intervento pacificatore del nostro paese in quella terra martorizzata da decenni di dittatura. Tali eventi coincidono, ulteriormente, con la gravità delle dichiarazioni dell'esponente di Rifondazione Comunista, stesso partito del Presidente Rossi, Ferrando che ha giustificato la strage dei nostri connazionali a Nassiriya ad opera della "gloriosa resistenza iraqena".

Questi avvenimenti ci dimostrano che esiste una continuità tra gli esponenti di "governo"(nazionale e locale) della sinistra, che con scarso rispetto della verità definiscono i nostri militari in Iraq come truppe di occupazione e altri esponenti della ultrasinistra/noglobal che esaltano l'azione dei terroristi definendoli resistenza e cantando alle manifestazioni slogan come 10/100/1000 Nassiriya.

Non mancano di certo le parole per ricordare quanto di buono hanno fatto e stanno facendo le nostre truppe in Iraq, dando grande impulso al ritorno della pace e della democrazia, anche grazie al loro intervento, infatti, si sono svolte le prime elezioni libere con grande partecipazione dei cittadini.

Mentre la Provincia di Ascoli utilizza denaro pubblico per organizzare convegni contro il nostro contigente, nello stesso tempo i soldati italiani si recano nella località di Salih al Khayr Allah, 70 Km a nord di Nassiriya per dispensare viveri, medicinali, giocattoli, materiale didattico per i piu piccoli ed effettuare visite mediche con l'aiuto della Croce Rossa.

Ma quale forze di aggressione!!! Le truppe italiane sono forze necessarie per il ritorno della pace in quelle zone, basta ricordare a tutti l'impegno profuso anche dal Presidente Ciampi, a difesa dell'intervento italiano, che nei suoi discorsi ha sempre sottolineato il ruolo umanitario e pacificatore delle nostre forze armate, intervenute in quella terra, è bene dirlo a chiare lettere, solo a guerra finita.

Magari tra i filmati proiettati Rossi avrebbe potuto inserire i svariati video sulle decapitazioni effettuate dai terroristi della gloriosa resistenza iraqena o sui continui attentati che non risparmiano neanche donne e bambini, per rendersi conto con quali "mostri" hanno a che fare i nostri soldati.

Quanto a Rossi ed alle sue attività, gradiremmo conoscere anche il pensiero delle forze politiche che lo appoggiano in Provincia rispetto a questa nuova ed ulteriore manifestazione figlia di un suo attivismo di ultrasinistra, visto che, in questi giorni, anche a livello nazionale l'Unione sta cercando di isolare gli estremisti e anche il comunista Ferrando verrà messo da parte.
 
* Consigliere Provinciale - Alleanza Nazionale