Un folto pubblico ha partecipato al consiglio aperto sul tema della sosta, indetto dall’amministrazione comunale su proposta del centro sinistra. Alla seduta sono intervenuti i rappresentanti delle associazioni di categoria come la Confcommercio, la Confesercenti e un discreto numero di cittadini. Quello della sosta è un annoso problema che affligge la città o almeno una parte di lei, comunque, se la sosta diventerà un problema per tutta la città, significherà che i parcheggi a pagamento si saranno estesi in ogni angolo del territorio del comune di Ascoli Piceno.

 

Il consiglio si è animato da subito e il Senatore Amedeo Ciccanti ha preso qualche “fischio” dalla platea, che successivamente si lascerà andare a qualche esclamazione di troppo, sia nei confronti dei consiglieri di centro destra che di centro sinistra.

 

Tornano i fischi con l’intervento del consigliere Trenta, dopodiché è la volta del consigliere di Alleanza Nazionale Alessandro Galosi, il quale ricorda di essersi astenuto al voto della delibera che ha sancito l’accordo con la Saba.

 

Comunque il consigliere ricorda che la sosta non è l’unico problema cittadino e che ci sono cose più urgenti, come per esempio il problema della microcriminalità. Galosi come altri suoi colleghi tornano indietro nel tempo e ricorda che le sventure sono iniziate con la giunta Allevi e il suo governo di Centro Sinistra.

 

Da quando il centro sinistra ha governato la città sono passati molti anni. Il consigliere regionale Guido Castelli fa delle considerazioni, tra queste ricorda che Allevi nella convenzione con la Parcheggi Azzurri, società dell’Ingegnere Matricardi, sovrastimò il valore dei parcheggi cittadini dando inizio ad un problema di natura finanziaria.

 

Comunque è di Stefano Corradetti l’intervento più politicamente appassionato, torna indietro nel tempo fino al periodo in cui era sindaco Amedeo Ciccanti. Corradetti nel suo discorso asserisce che ci sono tre tappe fondamentali per comprendere l’attuale situazione e ognuna delle quali è associabile ad un governo di centro destra: la giunta Ciccanti, Cappelli e Celani rispettivamente il 27 dicembre del 1989, il 10 marzo del 1995 e il 3 giugno del 2003.

 

Prende la parola l’assessore al traffico Giulio Natali ricordando che anche il miglior piano sosta porta delle modifiche e quindi disagi ai cittadini. L’assessore avrebbe voluto per l’occasione una minoranza consiliare più propositiva, sta di fatto che è propenso a venire incontro ai problemi dei residenti del centro storico aumentando i parcheggi a loro disposizione.

 

Secondo l’assessore i disagi per i residenti giungono dopo le sette e mezzo di pomeriggio, quando finisce il turno di lavoro e i controlli da parte dei vigili urbani e degli ausiliari al traffico. Lo stesso anticipa che la tecnologia verrà in aiuto dei residenti che non hanno più a disposizione il posto macchina, grazie ad un progetto elaborato dall’amministrazione comunale.

 

L’ultimo a prendere la parola è il sindaco Piero Celani che stimolato dall’intervento del consigliere Corradetti racconta una versione dei fatti ugualmente convincente, evidenziando che nel giugno del 2003 la città di Ascoli Piceno non era in una bella situazione per via delle decisioni prese da Allevi.

 

Legge la convenzione stipulata da Allevi ed elenca le migliorie da lui elaborate affinché i cittadini di Ascoli Piceno potessero muoversi e circolare più liberamente ed avere un costo minore della spesa oraria del parcheggio.

 

Il sindaco nel suo intervento ha descritto i principi ispiratrici della nuova concessione stipulata con la Saba ricordando che a dispetto di prima, si può lavorare per migliorarla.

 

Finiscono gli interventi e la minoranza presenta tre mozioni con cui si chiede sostanzialmente di rivedere la convenzione con la Saba, subito dopo Ciccanti ne presenta un’altra che viene letta dal consigliere Boretti.

 

I componenti della maggioranza hanno da tempo abbandonato l’aula come tra l’altro hanno fatto i cittadini intervenuti al consiglio.

 

La prima mozione presentata dalla minoranza chiedeva di non estendere i parcheggi a pagamento nelle zone periferiche della città, la seconda di rivedere il superamento della convenzione prima dello scadere dei termini di revisione (4 anni), e la terza di istituire una commissione speciale paritetica al fine di studiare approfonditamente la convenzione stipulata.

 

La mozione di Ciccanti riguarda l’impegno del sindaco di predisporre somme in bilancio per una forma integrata e privilegiata di trasporto pubblico, oltre a favorire un accesso al centro storico per incrementare il commercio cittadino.

 

Al momento del voto Trenta chiede una sospensione della seduta dato che il centro destra era in minoranza, la proposta viene bocciata dal centro sinistra. Con un po’ di imbarazzo per i presenti il sindaco Celani fa una dichiarazione di voto per prendere tempo e far tornare i suoi consiglieri in aula, mentre il centro sinistra gridava allo scandalo.

 

Uno ad uno i banchi della maggioranza si riempiono con l’applauso dei consiglieri di centro sinistra che vedono le proprie proposte bocciate mentre quella di Ciccanti approvata. Con la bocciatura della proposta di Trenta di sospendere la seduta il dato politico è chiaro. Il centro destra si è trovato in difficoltà di fronte alle mozioni presentate dalla minoranza consiliare e non è chiaro se coloro che si sono alzati avevano solo voglia di andare a cena.