Una conferenza stampa caratterizzata da un'ampia riflessione sul voto di domenica scorsa, sui temi di cui l'Udc si fa (ed intende farsi) portatore e sulla prospettiva del ballottaggio di domenica prossima.

"Vi abbiamo chiamato per un giudizio rispetto alle elezioni di domenica scorsa, e per ribadire e sottolineare l'impegno dell'UDC nel ballottaggio"; così, - in maniera stringata ma significativa - ha esordito Domenico Pellei, l'esponente dell'Udc sambenedettese, nel dialogare con i giornalisti pervenuti.

Poi è entrato nel vivo della questione, addentrandosi in una dettagliata analisi del voto cittadino.

E l'analisi politica di Pellei è principiata mettendo in luce come "nella generale flessione dei partiti" riscontrata in maniera generalizzata e diffusa non solo a livello locale ma anche nazionale "l'Udc sia in controtendenza, un simbolo che cresce".
E che "va valorizzato" ha chiosato il Pellei.

Il segreto di questo successo - a suo avviso - è da ravvisarsi nel gran gioco di squadra: le preferenze distribuite in maniera omogenea "mostra come ciascuno abbia offerto il suo fattivo contributo"; a questo, il Pellei ha aggiunto l'elemento della novità e l'accorto bilanciamento di uomini e di donne che hanno aderito al progetto.

"Un risultato quello sambenedettese dell'Udc, - che è, insieme a Cagliari, - uno dei migliori a livello nazionale"; un risultato che ha fatto ricevere complimenti e rallegramenti sia dal Segretario Nazionale Cesa che dal Consigliere Regionale Luca Marconi e da altri dirigenti del Partito.

Poi Pellei ha sottolineato come sia pur metaforicamente, il successo di preferenze conseguito dal suo Partito, valga doppio:

"Una proposta costruttiva, responsabile e qualificata, per far breccia ed attecchire ha bisogno di cura, lavoro ed attenzione; essere concreti - infatti - è molto più complicato che trovare facile consenso polemizzando e facendo i populisti".

"Per questo motivo" ha detto Pellei "ci sentiamo premiati, orgogliosi ed entusiasti dell'ottimo risultato conseguito al primo turno".

Nel merito del ballottaggio, Pellei ha ribadito l'impegno totale ed il pieno appoggio a Paolo Perazzoli: "è davvero necessaria quella serena fermezza di cui parla Paolo, per percorrere insieme l'ultimo decisivo tratto di cammino; quello del centro-sinistra è davvero l'unico progetto e l'unica vera proposta concreta per la Città".

Nel merito delle peculiarità della propria squadra, il Pellei, è tornato poi a rimarcarne l'impronta e matrice cattolica, laica e moderata: un'impronta che vuole incidere nell'ambito della coalizione ed essere protagonista nell'ambito del governo della Città.

Ed a riguardo, pertinenti e particolarmente interessanti ed argute, sono state alcune domande poste all'esponente dell'Udc.

Domande, per così dire "a doppio taglio": che, d'un lato hanno registrato come - stando ai lusinghieri esiti elettorali delle componenti centriste - si possa dire a buon diritto come il peso negli equilibri della coalizione perazzoliana stia considerevolmente orientandosi in maniera rilevante verso il centro; dall'altro, hanno chiesto conto al Pellei di alcune considerazioni fatte da Perazzoli mercoledì scorso (in occasione dell'incontro all'Associazione Pescatori Sambenedettesi) in cui nel merito del voto disgiunto (che ha in qualche modo certificato un divario di diversi punti percentuali fra i voti di coalizione e quelli attribuiti al candidato Sindaco), il candidato Sindaco del centro-sinistra fra i motivi adducibili a tale divario, aveva fatto riferimento non soltanto a possibili "calcetti" interni al Pd ma anche all'elettorato dell'Udc come eventuale e possibile responsabile di questa discrepanza.

Con compostezza e tranquillità, d'un lato il Pellei non ha nascosto soddisfazione per l'ottimo risultato e la buonissima affermazione delle componenti di centro, lasciando intendere come naturalmente questo sia un riscontro positivo ed ulteriore di come il progetto di centro-sinistra sia credibile, possa basarsi su solide fondamenta e possa camminare su due gambe forti (per così dire quella riferibile alla componente di centro e quella riferibile ai riformisti/progressisti); dall'altro, nel merito della sinistra radicale (che fa comunque parte dell'ampia coalizione di centro-sinistra), ha aggiunto come a suo avviso "tutto ciò che è un contributo d'idea ed un approfondimento è positivo" nell'ambito di una coalizione e di un dibattito.

E qui, non ha mancato di sottolineare come la coalizione di centro-sinistra sia unita e coesa, mentre come, il centro-destra - non solo sulla base dei mancati apparentamenti - ma anche alle elezioni, si presentasse diviso e frammentato.

Nel merito del voto disgiunto, infine Pellei ha escluso che in termini di voti disgiunti l'elettorato dell'Udc abbia potuto incidere in maniera significativa; anzi, nel ribadire l'inconsistenza di questa ipotesi, ha sottolineato come sia stata di certo più significativa l'incidenza - semmai - del voto nullo.

Altresì ci ha tenuto a sottolineare come invece fattivo e concreto sia stato l'apporto ed il contributo fondamentale dell'UDC nel catalizzare ed attingere ad un elettorato non tradizionalmente o non necessariamente riferibile e riconducibile all'area di centro-sinistra.

"Ora ripartiamo dalla Partecipazione. E con serena fermezza, compiamo l'ultimo passo" ha concluso Domenico Pellei facendo riferimento al ballottaggio di domenica prossima.