"Non saremo noi ad imporre i discorsi al primo cittadino, ma chiediamo più semplicemente il rispetto delle basilari regole della democrazia.
Luigi Merli sicuramente è libero di esprimere quello che vuole, ma se fa politica è pregato di farlo a spese proprie, e non con i soldi dei cittadini" scrive Raffaele Rossi (consigliere comunale Pdl) in risposta alla replica del Sindaco di Grottammare Luigi Merli sulla questione dei tagli imposti ai Comuni dalla nuova finanziaria e delle spese necessarie per permettete il proseguimento di Cabaret amoremio.

"Se alcune problematiche vengono sollevate in un contesto pubblico come una manifestazione comunale, la democrazia impone che ci sia un contraddittorio.
Viste che le argomentazioni politiche ed amministrative di questa maggioranza ormai sono labili ed insostenibili, capiamo la grande difficoltà che il sindaco ha nel confrontarsi con l'opposizione, ma purtroppo per lui la democrazia ha delle regole semplici ed inderogabile, e faremo del tutto per farle rispettare.
Nessuno ha negato i sacrifici richiesti dalla finanziaria, che derivano dalla grave congiuntura economica mondiale, ma non può e non deve diventare la causa di tutti i mali.
In questo periodo più che in ogni altro, chi ha responsabilità amministrative dovrebbe essere attento ad evitare sprechi e spese superflue.
Merli non è mai stato un olimpionico dell'austerità, quindi ha pensato bene di coprire le sue pecche, facendosi scudo delle ristrettezze imposte dalla finanziaria.
Sicuramente i tagli imposti avrebbero un impatto di gran lunga inferiore, se la maggioranza non avesse uno stile amministrativo più vocato all'apparire che all'essere, all'accontentare che al giusto.
Appena gli uffici saranno in grado di produrre il resoconto del cabaret amore mio verificheremo le eventuali spese "non indispensabile" della manifestazione.
Considerato che il festival della risata è ormai un patrimonio della città, se non bastasse "la dieta" si potrebbero recuperare dei soldi da altri centri di spesa non vitali, per non dire superflui.
Un esempio lampante è la segreteria del Sindaco che dove si spendono più di 30.000 euro per un incarico esterno, quando tale ruolo si potrebbe tranquillamente coprire con un dipendente comunale".