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Necessario valorizzare ruolo cooperazione agricola con misure adeguate

| ROMA - Gli interventi proposti dall'On. D'Ulizia riguardano il credito d’imposta, gli incentivi allo sviluppo delle agro-energie e le crisi di mercato, soprattutto nel settore avicolo.

“La Finanziaria deve incentivare e migliorare il quadro globale del comparto agricolo italiano, in particolare della sua componente cooperativa, al fine di valorizzarne meglio l’importante ruolo economico per il Paese”. Lo sostiene l’Onorevole Luciano D’Ulizia, IDV, componente della XIII Commissione agricoltura della Camera dei Deputati, che ha presentato, nei giorni scorsi, in Commissione Bilancio, una serie di proposte di emendamento al Decreto fiscale collegato alla Finanziaria. Gli interventi proposti riguardano il credito d’imposta, gli incentivi allo sviluppo delle agro-energie e le crisi di mercato, soprattutto nel settore avicolo.

“Per quanto riguarda il credito d’imposta - sostiene l’on D’Ulizia – l’art. 19 del decreto collegato alla Finanziaria, cosi com’è, di fatto, è di difficile applicazione alle imprese del settore, comprese le cooperative agricole ed agroalimentari, le quali vengono, così, ingiustamente discriminate rispetto ad altre forme societarie. Occorre, pertanto prevedere un credito d’imposta espressamente riservato, anche per gli investimenti in agricoltura, al fine di agevolare gli imprenditori agricoli, singoli ed associati in cooperativa, all’uso di questo importante strumento.”

Sugli incentivi in materia di agro-energie, il collegato alla Finanziaria prevede sostegni per lo sviluppo di filiere agro-energetiche nel Paese, attraverso l’istituzione di un Fondo. “L’emendamento proposto - spiega l’on D’Ulizia – mira, in particolare, a finalizzare gli incentivi solo alle imprese agricole e cooperative e ad allargare l’area dei prodotti energetici oggetto delle incentivazioni e, quindi, non solo per i biocombustibili da trazione, ma per tutti i prodotti energetici derivanti dalle biomasse degli stessi imprenditori agricoli beneficiari delle incentivazioni.”

Infine, sull’importante tema delle crisi di mercato, con particolare riguardo per il settore avicolo, altro emendamento proposto dall’on D’Ulizia nasce dalla constatazione che le risorse del “Fondo per l’emergenza avicola”, istituito dalla legge n. 81 dell’11 marzo 2006, “al fine di assicurare interventi urgenti diretti a fronteggiare l’emergenza del settore”, risultano a tutt’oggi non spese in quanto, le misure adottate dall’Italia, sono ancora in corso di valutazione dalla Commissione Europea. Occorre, anche in questo caso, vincolare, esclusivamente per questo comparto, i fondi già stanziati e annoverati in Finanziaria.

25/10/2006





        
  



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