Si muove il Ministero degli Affari Esteri per il rilascio dei pescherecci sequestrati in Guinea
San Benedetto del Tronto | In una nota: La nostra ambasciata a Dakar ha riferito di continuare a seguire attentamente la questione.
Il Ministero degli Affari esteri, attraverso una lettera del Vice Direttore generale per i paesi dell’Africa sub-sahariana Luigi Maccotta, ha risposto al telegramma inviato il 6 giugno scorso dal Sindaco Giovanni Gaspari.
“Alla fine dello scorso mese di maggio – si legge nella comunicazione - sono stati sequestrati da parte delle Autorità della Guinea Bissau quattro motopescherecci: il Genevieve, l’Agia Agana, il Meridian e lo Yurong, appartenenti ad armatori di San Benedetto del Tronto. A bordo del Genevieve ci sono due cittadini italiani: il Capitano Marco Bruni e il Direttore di Macchina Giorgio Spinozzi; a bordo dell’Agia Agana altri due cittadini italiani: il Capitano Giuseppe Di Fronzo e il Direttore di Macchina Domenico Pulcini; a bordo del Yurong il Capitano Domenico Migliorini ed il Direttore di Macchina Renato Scarpantoni, mentre a bordo del Meridian non vi sarebbe alcun connazionale. I motopescherecci sono stati sequestrati per aver pescato nella zona economica esclusiva di Bissau e per aver praticato attività di pesca non consentita (cosiddetta “accessoria”).
La nostra ambasciata a Dakar ha riferito di continuare a seguire attentamente la questione. In particolare va segnalato – prosegue la nota – che l’incaricato del Console Onorario a Bissau si è recato ripetutamente a bordo delle imbarcazioni trovando il personale italiano, con il quale vengono mantenuti anche regolari contatti telefonici, in buone condizioni. Per il dissequestro del Genevieve, recidivo, le Autorità bissauane richiedono la somma di 350.000 dollari USA, mentre non è ancora nota la cifra richiesta per il dissequestro degli altri tre pescherecci.
Per quanto riguarda un altro peschereccio, il Marlin, anch’esso battente bandiera italiana, esso risulta ancora sotto sequestro dal 24 aprile scorso per attività di pesca in zona esclusiva e per il dissequestro di quest’ultimo viene chiesto l’importo di 500.000 dollari USA. Risulta comunque che sono stati restituiti i passaporti al personale italiano dei motopescherecci Idra Q e Marlin.
Il nostro ambasciatore a Dakar si propone di recarsi personalmente a Bissau all’inizio della prossima settimana e nel frattempo ha preso contatto con il Capo della Delegazione UE e con l’Ambasciatore del Portogallo a Bissau, facendo presente le preoccupazioni italiane di fronte al protrarsi della situazione e l’auspicio che, riconosciuta la necessità per gli armatori di pagare le ammende previste dalla legislazione biassauana, sia consentito al personale a bordo dei motopescherecci di riprendere l’attività di pesca.” Il messaggio si conclude con le rassicurazioni circa l’interessamento del Ministero degli Affari Esteri alla vicenda. Il Sindaco Gaspari ha poi provveduto a girare la missiva ai familiari dei marittimi sequestrati.
“Alla fine dello scorso mese di maggio – si legge nella comunicazione - sono stati sequestrati da parte delle Autorità della Guinea Bissau quattro motopescherecci: il Genevieve, l’Agia Agana, il Meridian e lo Yurong, appartenenti ad armatori di San Benedetto del Tronto. A bordo del Genevieve ci sono due cittadini italiani: il Capitano Marco Bruni e il Direttore di Macchina Giorgio Spinozzi; a bordo dell’Agia Agana altri due cittadini italiani: il Capitano Giuseppe Di Fronzo e il Direttore di Macchina Domenico Pulcini; a bordo del Yurong il Capitano Domenico Migliorini ed il Direttore di Macchina Renato Scarpantoni, mentre a bordo del Meridian non vi sarebbe alcun connazionale. I motopescherecci sono stati sequestrati per aver pescato nella zona economica esclusiva di Bissau e per aver praticato attività di pesca non consentita (cosiddetta “accessoria”).
La nostra ambasciata a Dakar ha riferito di continuare a seguire attentamente la questione. In particolare va segnalato – prosegue la nota – che l’incaricato del Console Onorario a Bissau si è recato ripetutamente a bordo delle imbarcazioni trovando il personale italiano, con il quale vengono mantenuti anche regolari contatti telefonici, in buone condizioni. Per il dissequestro del Genevieve, recidivo, le Autorità bissauane richiedono la somma di 350.000 dollari USA, mentre non è ancora nota la cifra richiesta per il dissequestro degli altri tre pescherecci.
Per quanto riguarda un altro peschereccio, il Marlin, anch’esso battente bandiera italiana, esso risulta ancora sotto sequestro dal 24 aprile scorso per attività di pesca in zona esclusiva e per il dissequestro di quest’ultimo viene chiesto l’importo di 500.000 dollari USA. Risulta comunque che sono stati restituiti i passaporti al personale italiano dei motopescherecci Idra Q e Marlin.
Il nostro ambasciatore a Dakar si propone di recarsi personalmente a Bissau all’inizio della prossima settimana e nel frattempo ha preso contatto con il Capo della Delegazione UE e con l’Ambasciatore del Portogallo a Bissau, facendo presente le preoccupazioni italiane di fronte al protrarsi della situazione e l’auspicio che, riconosciuta la necessità per gli armatori di pagare le ammende previste dalla legislazione biassauana, sia consentito al personale a bordo dei motopescherecci di riprendere l’attività di pesca.” Il messaggio si conclude con le rassicurazioni circa l’interessamento del Ministero degli Affari Esteri alla vicenda. Il Sindaco Gaspari ha poi provveduto a girare la missiva ai familiari dei marittimi sequestrati.
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