Vai e vivrai, al Cineforum "Buster Keaton"
San Benedetto del Tronto | La pellicola verrà proiettata domani, martedì 2 maggio al Multisala Calabresi, ore 21.30.
di Eleonora Camaioni
Continua l'attività del Cineforum Buster Keaton. Prossimo appuntamento, domani 2 maggio, alle ore 21.30, presso il Cinema Calabresi. Verrà proiettata un'altra pellicola 'importante' del regista di 'Train de vie' Radu Mihaileanu. Vai e vivrai è un'opera sul bisogno di appartenenza che sa andare oltre la contingenza storica che racconta.
La trama: 1984. Centinaia di migliaia di africani dei 26 paesi colpiti dalla fame si ritrovano in dei campi profughi in Sudan. Da un'iniziativa tra gli Stati Uniti e l'Israele, migliaia di ebrei etiopi, chiamati Falashas, verranno trasferiti in Israele. Una mamma cristiana costringe suo figlio di nove anni, Salomon, a dichiararsi ebreo, per salvarlo dalla fame e quindi dalla morte. Arrivato in Terra Santa, il bambino dichiarato orfano, viene adottato da una famiglia francese. Salomon cambia nome e cresce come un vero ebreo, ma il suo sogno è quello di poter riabbracciare, un giorno, sua madre...
Il film racconta la storia con uno stile documentaristico ma senza evadere il pudore per la morte. L’orrore delle sofferenze è mostrato attraverso un prima piano del volto di una madre il cui figlio è appena morto. E’ un film tattile che mostra la sua epidermide allo spettatore. La pelle nera di un bambino che cresce in una società di bianchi. Va, vis et diviens è il titolo originale del film. E Schlomo “va”: viaggia verso la sopravvivenza; poi “vis”: vive l’adolescenza e scopre anche il dolce della vita; e infine “deviens”: diviene uomo, completa il suo destino.
Tutto col contrappunto del doudouk, strumento armeno tradizionale, e le sue sonorità ruvide. E un gioco di colori magistrale: l’inizio monocromatico nei campi profughi, con il sole che scolorisce tutto, pure la vita della povera gente. Poi in Israele Schlomo conosce i colori della vita. Eppure lui dall’inizio del film fa sempre la stessa cosa: corre verso le sue madri. Schlomo è il figlio delle madri: si getta tra le braccia di quattro madri che lo amano ognuna a modo suo. Lui non le dimenticherà mai.
L'ingresso è riservato ai soci, costo 4.50 €.
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01/05/2006
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