“Un circo per Pimpa” è una festa spettacolo che celebra il 30° compleanno di Pimpa, la cagnolina a pois creata da Francesco Tullio Altan. Un gioco teatrale, di taglio circense appunto, dove i protagonisti delle celebri storie, da Armando a Colombino, a Tito a tutti gli altri, si radunano sotto un’ideale chapitau circense o in un parco o in un teatro, e offrono a Pimpa regali, canzoni, storie e musiche per festeggiare l’avvenimento.

Ci saranno bande, parate, acrobati, pupazzi legati insieme dal filo della festa “in maschera”, come se da una montagna d’enormi pacchi regalo scaturissero, una volta aperti, mille storie e scherzi e personaggi e oggetti che narrano o evocano favole, costruendo, con la complicità di Pimpa e ovviamente con la sua partecipazione attiva, uno spettacolo a sorpresa, giocoso e coinvolgente. Vogliamo far partecipare a questa festa attori e acrobati, musicisti e bambini, dando ad ognuno un ruolo fondamentale nel gioco ad incastro dei diversi momenti teatrali.

La banda suona, gli amici di Pimpa, attori e bambini, cantano una canzone in suo onore, Pimpa arriva ed è sommersa da una cascata di pacchi dono, li apre… ed ecco scaturire magicamente dalle scatole teatrali storie, libri, giochi, racconti, canzoni, maschere, costumi, oggetti a sorpresa che fanno nascere lo spettacolo.

Il progetto di spettacolo può essere proposto nella nostra città (con richiamo per tutta la Regione Marche e per la Provincia Ascoli Piceno) per una settimana circa di rappresentazioni e coinvolgerà in scena 10/15 artisti circa come troupe fissa e prevede inoltre un gruppo musicale bandistico, da reperire e coordinare in città. Allo stesso modo è da organizzare, la partecipazione diretta dei bambini in piccoli gruppi o classi, per la parata iniziale, il granballo o festa finale ed eventualmente in altre sezioni dello spettacolo, naturalmente tutti mascherati con delle spettacolose strutture in gommapiuma, a riprodurre il festoso mondo di Pimpa e del suo creatore.

Uno spettacolo a moduli perciò, colorato e coinvolgente, che vede protagonisti anche i più piccoli e che si può adattare o “personalizzare” coordinandolo con le esperienze logistiche, educative e culturali dei diversi spazi.