Previsto ancora l’ennesimo rinvio da parte del governo sull’aumento dei canoni demaniali del 300% in scadenza in questo mese di dicembre. La nuova proroga, al 30 giugno 2006 per la rivalutazione dei canoni demaniali marittimi, che il governo sta approvando è un risultato che noi imprenditori turistici balneari possiamo considerare positivo, perché può ancora per una volta darci la possibilità di far capire l‘inopportunità e le conseguenze negative che comporterebbe l’applicazione di questo provvedimento.

Questo ennesimo rinvio, senza nessun impegno da parte del Governo ad un dialogo con le categorie interessate non risolverebbe ancora una volta nulla e confermerebbe la mancanza di volontà del governo a non considerare le nostre proposte e di non voler analizzare le problematiche del settore che noi operatori abbiamo da sempre portato avanti e notificato con decisione ad ogni forza politica.
Occorre affrontare seriamente e subito la questione del turismo balneare per non penalizzare ulteriormente la nostra già disastrata economia e trovare le soluzioni per il suo rilancio

Per questo chiediamo che oltre al rinvio del provvedimento segua finalmente l’istituzione di un tavolo tecnico Nazionale, ma anche Regionale, per definire un documento unitario, dove i contenuti e le risoluzioni di adeguamento alla già operante legge 494 del 93 siano più vicine alle esigenze attuali di tutte le imprese turistiche balneari operanti nelle diverse spiagge italiane, senza ulteriori aggravi economici per le stesse imprese turistiche.

Obiettivo primario è l’eliminazione dello stato di incertezza che penalizza da due anni a questa parte un intero comparto economico-produttivo alimentata dalla retroattività degli aumenti previsti.
Inoltre che una quota importante dei proventi provenienti dai canoni demaniali, vengano ridistribuiti a favore delle Regioni che a loro volta dovrebbero impiegarli alla protezione della costa, al miglioramento della qualità delle nostre acque,al controllo e alla sicurezza in mare.

Dobbiamo ottenere urgentemente queste risposte, possibilmente prima della scadenza per la presentazione delle tariffe balneari di marzo,(quindi anche prima delle prossime promesse elettorali), perchè abbiamo un assoluto bisogno di certezza, per questo siamo fermamente contrari ad un ulteriore inconcludente rinvio al prossimo giugno ma favorevoli al definitivo annullamento del provvedimento.

La nostra associazione come è noto si oppone all'aumento indiscriminato del 300% e ribadisce il pensiero che, sarebbe più opportuno impiegare i fondi che oggi sono destinati al canone demaniale per la riqualificazione e il miglioramento dei servizi fondamentali per la crescita per il rinnovamento della nostra offerta turistica non che dell’economia intera,,,,, e tornare ad essere competitivi.

Con l’auspicio di una prossima estate normale

* Il Presidente I.T.B.Marche