"Incontro con l' autore" è un appuntamento con la cultura fortemente voluto da Mimmo Minuto (titolare de La Bibliofila) e dall' Amministrazione Comunale. Ieri 12 Novembre, presso l' Auditorium comunale di San Benedetto del Tronto, è stato ospitato il celebre teologo Vito Mancuso (autore di "Io e Dio"). Hanno partecipato all' evento Gino Troli, la dott. Ssa Giancarla Perotti Barra, l' Assessore alla cultura Margherita Sorge e avrebbe dovuto essere presente anche Don Vincenzo Catani.

Quest' ultimo, in una lettera, ha specificato che la sua è stata un' assenza forzata e, rivolgendosi a Mancuso, ha detto di essere stato molto colpito dal suo libro,  soprattutto dall' onestà culturale, ma ha detto anche che avrebbe preferito un approccio meno polemico ed inquisitorio. Sempre Don Vincenzo, nelle poche ma chiare righe con cui ha voluto essere presente, ha reclamato che la lettura del testo gli ha lasciato "angoscia di mente e pesantezza di cuore".

Mancuso è stato ben lieto di rispondere alle critiche ricevute così come è stato lieto di rispondere ai dubbi dei suoi interlocutori. Primo fra tutti la Professoressa Perotti Barra, la quale si è soffermata sul rapporto tra fede e ragione, sostenendo che "la nostra fede è stata intimorita dalle scoperte della ragione". Mancuso è un sostenitore della ragione, ne incoraggia l' uso e crede che là dove si ferma la ragione intervenga la fede.

Il professore ha spiegato che esiste l' antinomia, ossia esistono due leggi entrambe vere ma che dicono due cose opposte e la fede nasce quando ci troviamo di fronte all' antinomia e il sentimento vuole che il Bene sia l' ultima parola del mondo. Interessante è stato anche l' intervento di Troli, che ha esordito dicendo che il tema trattato da Mancuso nel suo libro è un tema non da poco e che Mancuso svolge un magistero importante e dà un contributo fondamentale alla realtà filosofica. "Il libro è una sorta di viaggio dentro se stessi ... sia chi è confortato dalla fede sia chi ha scelto una via senza la fede ha le sue contraddizioni" ha detto.

"L' obbedienza non è più una virtù" è la frase del libro che maggiormente ha colpito Troli, il quale ha aggiunto: "là dove l' obbedienza è stata una virtù la Chiesa ha visto solo eventi negativi". L' autenticità è il principio che viene fortemente sostenuto da Mancuso. "Io sono convinto che non è l' obbedienza a fare di un uomo un credente, ma l' autenticità" ha spiegato. Il suo metodo è riassumibile proprio in un tentativo di essere del tutto autentico. Dice una frase di Schweitzer: "la sincerità è il fondamento della vita spirituale".

Tutti abbiamo avuto modo di constatare la grande cultura del professor Mancuso: ha tirato in ballo filosofi di tutti i tempi, ha utilizzato citazioni in latino, ha disquisito su documenti antichi e recenti ... lasciandoci quasi senza parole.

E tutti abbiamo capito che siamo tanto più autentici e veri quanto più ci mettiamo in relazione. Questa è l' equazione: principio di relazione = principio di autenticità = Amore.