Sconfiggere la crisi occupazionale
Castel di Lama | Si è tenuto ieri un incontro tra amministratori e rappresentanti federazioni, forze sociali e aziende per dibattere sulla disoccupazione nel Piceno. Fiori (Confcommercio): "datori di lavoro ed operai sulla stessa barca".
Giorgio Fiori
Questo è stato il messaggio lanciato da tutti i partecipanti all'incontro organizzato dall'Anci Marche dal titolo "Crisi occupazionale: valutazioni e rimedi", tenutosi presso la Sala Consiliare del Comune di Castel di Lama. Presenti, tra gli altri, gli assessori regionali Antonio Canzian e Marco Lucchetti, il presidente Anci Marche, Mario Andrenacci, i rappresentanti di enti e tanti imprenditori.
Un'esortazione ad intervenire in tempi rapidi è partita da Andrenacci nel sottolineare che "l'Anci vuole essere un collettore di interessi per la crescita e lo sviluppo dei nostri territori".
Canzian durante il su intervento ha sottolineato come la Regione Marche "da diversi anni sta impostando un'azione di resistenza cercando di tamponare i licenziamenti e la perdita dei posti di lavoro".
"Dal punto di vista delle infrastrutture - ha proseguito l'Assessore - notevoli risorse sono state riversate su questo territorio però quello che voglio sottolineare con forza è l'assenza del Governo nazionale a partecipare ai progetti del Piceno. Le promesse fatte da alcuni esponenti del Governo a tutt'oggi non sono state mantenute e alcuna risorsa è stata trasferita al territorio stesso. Certo la situazione è complessa e la giunta regionale sta destinando tutte le risorse che è in grado di offrire alla luce del taglio drastico dei trasferimenti statali alla Regione Marche".
"I problemi che coinvolgono il Piceno - ha detto Lucchetti nel concludere il convegno - sono problemi che si riflettono su una condizione più generale del Paese. Se l'Italia non riprenderà un cammino virtuoso la crescita diventa difficile per tutti i nostri territori. Non solo dobbiamo sollecitare le imprese che sono impiegate in settori strategici, quali quelli della Green economy e della Domotica, ma occorre puntare sulla formazione preparando i giovani al futuro. La crisi ha anche posto al centro dell'attenzione la necessità di aggiornare le competenze dei lavoratori a tutti i livelli. In questo particolare momento le individualità non ci aiutano e solo la progettazione unitaria e le sinergie del tessuto produttivo possono essere determinanti".
Al Convegno si è registrato, tra gli altri, l'intervento "appassionato" del direttore Confcommercio, Giorgio Fiori, il quale ha posto in evidenza come il dramma disoccupazione che continua ad incrementarsi nel Piceno ha un disastroso effetto a catena che si ripercuote anche su quell'indotto di cui fanno parte le imprese del commercio, del turismo e dei servizi.
"Sono queste imprese - ha stigmatizzato Fiori - che subiscono in silenzio e che quando sono costrette a chiudere non fanno assolutamente notizia né creano allarmismi sociali (come quando si registra la chiusura di una media industria) pur se ingenerano ugualmente disoccupati che a differenza dei lavoratori dipendenti, non possono beneficiare di alcun ammortizzatore sociale".
"E' calcolato statisticamente - ha precisato Fiori - che quando chiude una piccola impresa familiare si creano, mediamente, tre disoccupati e che dunque 10 piccole imprese chiuse possono essere equiparate comunque ad una media impresa artigiana".
Tutto questo per rimarcare che il problema lavoro è il problema di tutti e che dunque i lavoratori autonomi del commercio ed i lavoratori dipendenti sono sulla stessa barca. Fiori ha quindi messo in evidenza le difficoltà che ancora trovano le imprese minori nell'accedere al credito, pur se i Consorzi Fidi svolgono un ruolo di supporto determinante, ed ha auspicato che almeno si concretizzino quelle "boccate d'ossigeno" da tempo attese quali la zona franca ed il credito d'imposta di cui continua a beneficiare ancora il solo Mezzogiorno.
Nel concludere il suo intervento Fiori ha sottolineato che la Confcommercio ha molto apprezzato che la Regione Marche abbia riunito istruzione, formazione e politiche del lavoro in un unico assessorato, retto dal dott. Lucchetti, poiché istruzione, formazione e politiche del lavoro , come ha recentemente ribadito anche il ministro Sacconi, sono le basi per la crescita del capitale umano da cui si deve ripartire per sconfiggere la crisi.
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07/12/2010
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