Dopo le notti insonni per far rispettare la legge, Gaspari si ritrova in mezzo al polverone, e i ribelli lo assediano dentro e fuori la maggioranza. Dentro le mura il neo costituito Comitato PGR a crescita zero si prepara alla battaglia annunciando di aver protocollato oggi insieme a 111 firme il quesito referendario contro le nuove volumetrie previste dalla maxi variante del 23/12/09, intimando all'amministrazione comunale di rispettare la scadenza dei 60 giorni per la valutazione, che aprirà la strada alla predisposizione dei moduli, alla loro vidimazione e alla successiva raccolta delle 4100 firme necessarie.

Tutt'intorno alla rocca dei fedelissimi l'assedio del PdL, con Piunti e Gabrielli che mettono a ferro e fuoco la politica del primo cittadino senza risparmiare colpi. Le prime a cadere sono le soluzioni urbanistiche che - secondo gli uomini del PdL - lasciano la città sepolta sotto un cumulo di macerie: la demolizione di via Montebello sembra essere un turpe scherzo di fine estate mentre sulla prevista demolizione del Ballarin Bruno Gabrielli sguaina la spada e annuncia che si batterà finchè non saranno chiari il nuovo progetto e l'origine dei finanziamenti per attuarlo, "perché il Ballarin è un pezzo della nostra storia e non un rudere".

Dietro la rivolta una scoperta che ha fatto inalberare gli animi dell'opposizione: l'amministrazione che sembra sempre a corto di soldi ha speso 125.000 € delle tasse dei contribuenti in consulenze straordinarie, rintracciate in numerose determine da maggio a oggi, dovute alla necessità di interventi che non sono coperti dai funzionari designati a causa della famigerata riorganizzazione degli uffici e del personale.

Piunti affonda il colpo, sulla viabilità pericolosa a causa della nuova dislocazione dei parcheggi sul lungomare nord: "i nuovi stalli non hanno apportato alcun beneficio, aspettiamo il rapporto sugli incidenti e vogliamo verificare se si è ripetuta la vergogna del 2007, quando sono stati guadagnati più soldi con le multe che con i grattini, senza alcuna cura per la vocazione turistica della città e senza mettere gli ospiti e i residenti in condizioni di viverla al meglio".

Gli insorti avanzano anche altre accuse, dalla pericolosità della pista ciclabile nella zona portuale alle manovre oscure che stanno portando alla creazione di una nuova corsia preferenziale per gli autobus davanti al comune, mentre viene eliminata quella di via 4 Novembre, perfettamente integrata e funzionante.

Il grido di battaglia risuona intorno alla maxi variante, "una foglia di fico per giustificare la devastazione del territorio, risultato di un ricatto politico e studiata a tavolino da un manipolo di consiglieri, in barba allo schema direttore del 14/12/07"- rinnegata - come afferma Piunti - non per esprimere distanza dagli imprenditori, ma perché non supportata da un reale dialogo con la città, volto ad identificare le reali priorità turistiche e di rivalorizzazione delle volumetrie esistenti "per donare nuova linfa all'immagine della città che ultimamente ha subito un decadimento".

Ma la cosa che più fa saltare i nervi ai rivoltosi è la serafica e sistematica allusione di Gaspari ai provvedimenti successivi alla fine del mandato, "un atteggiamento incostituzionale e privo di modestia", sottolinea Gabrielli. La battaglia è alle porte e la lotta sarà dura e senza esclusione di colpi.