Il paziente di cinquanta anni era portatore di una ferita cronica infetta ad una caviglia procurata in seguito ad una caduta avvenuta cinque anni fà, nella quale aveva riportato la frattura di tibia e perone.

Una infezione cronica (osteonilelite) sopraggiunta aveva  determinato la formazione di una piaga secernente, che interessava tutta la caviglia - L'uomo era costretto ormai da anni a continue medicazioni ed era stato precedentemente già sottoposto in altra sede a tre interventi per cercare di domare l'infezione - Da qui l'esigenza di asportare tutta la zona infetta  e ricostruirla con tessuti muscolari nuovi e sani costituita da muscoli e parte del tessuto osseo , dove era avvenuta la frattura ricorrendo alla microchirurgia.

L'intervento, che è durato oltre 4 ore è stato effettuato dal primario della Casa di Cura Stella Maris, dal Dott. Pierpaolo De Nicola, anestetista Dott. Morichetti, E' stato effettuato prima il prelievo di muscolo dalla schiena del paziente conservando.

Quindi il muscolo prelevato fornito anche della cute sovrastante è stato modellato e fissato alla gamba del paziente e l'arteria e la vena del muscolo stesso sono state collegate all'arteria e vena della sua gamba. Tale intervento può essere effettuato esclusivamente  mediante l'utilizzo di microscopio operatore in quanto il calibro dell'arteria e della vena è del calibro di pochi millimetri.

Il decorso post operatorio non ha presentato complicanze e il paziente è tornato a casa dopo dieci giorni e potrà finalmente tornare a lavorare fra qualche settimana; non solo ma ha anche risolto una situazione cronica che lo avrebbe potuto portare all'amputazione della gamba L'equipe chirurgica di Stella Maris ha utilizzato una chirurgia ricostruttiva che, ancora oggi , in Italia viene applicata in pochi centri di microchirurgia per le reali difficoltà tecniche di esecuzione.

La Casa di Cura Stella Maris si sta sempre di più caratterizzando anche in questo tipo di chirurgia richimaando nel suo centro pazienti con ferite difficili , per lo più post traumatiche, o con tumori massivi come quelli della testa e del collo come esiti delle malattie croniche come il diabete. Oltre alla capacità professionale ed esperienza del dott. Filippini e della sua equipe , è stato necessario dotare la Casa di Cura di tecnologie di ultima generazione come viene comunicato dal Direttore Generale Doti Gianfranco Salvi lo sforzo economico è notevole; sono stati già fatti investimenti per oltre un milione di euro con l'acquisto fra l'altro di un impianto di Radioiogia digitale , Ecografi di ultima generazion ecc.... E' in corso la ristrutturazione del reparto di Endoscopia e il completamento dell'attrezzatura  per alcuni letti di Terapia Intensiva, già autorizzata dalla Regione Marche.

Tutto questo , ovviamente , in attesa della imminente progettazione della nuova Casa di Cura.