Il Giulianova ci rifila il classico 2-0. Detta così sembrerebbe che per gli abruzzesi sia stata una passeggiata tranquilla e disinvolta. In realtà ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per portare a casa tre punti che l’hanno proiettata fuori dai play out.

Ma le proverbiali sette camicie neanche sarebbero bastate per mettere sotto la Samb , infatti dobbiamo aggiungere anche un po’ di fortuna e l’aiuto del signor Forconi. Sia chiaro che puntare il dito contro l’arbitro non è il solito modo di sbandierare un qualunquismo sportivo, purtroppo è la prova del nove che verifica uno stato della classe arbitrale travolta ogni domenica da un ciclone di polemiche. Il sospetto che s’insinua è sempre lo stesso:vai avanti se hai santi in paradiso. In verità è una storia che non ha un riscontro oggettivo, solo chiacchiere,inchieste mai concluse ma prove concrete nessuna. Però, come direbbe Andreotti, a dire male spesso ci si indovina.

E la Samb funge un po’ da cartina al tornasole. Da quando è abbandonata a se stessa gli arbitraggi sono via ,via, divenuti sempre più sfavorevoli. Prima timidamente sfavorevoli ,poi sempre più sfacciatamente sfavorevoli. Il top dell’arbitraggio contrario si è verificato nelle ultime due giornate. Con il Genoa e con il Giulianova addirittura scandalosi. Lasciamo stare quello che accaduto con i grifoni che è acqua passata,ma oggi il signor Forconi ha cominciato, con subdola perseveranza, a metterci i bastoni fra le ruote con interventi, a prima vista banali, ma sostanziali nell’economia del gioco. I falli tattici dei giuliesi erano sistematicamente ignorati, quelli dei rossoblu puniti, anche con ammonizioni. Se andate a ripercorre mentalmente le ultime gare della Samb, questo stillicidio è avvenuto con una continuità impressionate.

Oggi a tutto questo si è anche aggiunto un pizzico di sfortuna, forse anche più di un pizzico. La partenza fulminea del Giulianova è stato subito premiata da un gol quasi casuale:tiro di Morello dalla bandierina, da un grappoli di uomini svetta la testa di Catalano ed è gol. Rimontare un gol, a freddo non era facile. La Samb ci ha messo un bel po’ a riordinare le idee e quando era giunta a buon punto…zac la seconda tegola: si strappa Docente. Dopo gli infortuni Berardi, Scandurra, Mattia Santoni, Zamperini ecco anche la perdita di Docente. Piove sul bagnato.

Ma la determinazione non manca. Anche senza lucidità la Samb tiene bene il campo, si rende pericolosa e crea l’opportunità per una verifica delle cose dette sopra in merito agli arbitraggi. Il signor Forconi (un nome che è un programma…pungente) ,negando un rigore grosso come…come…come, insomma così grosso che di più non si può. Tanto per andare al sodo, Yantorno è letteralmente falciato in area e Forconi & company fanno finta di niente.

A completare la giornataccia aggiungiamo due ghiotte palle gol mancate da Melara e, all’83°, da Irace . Infine il raddoppio dell’appena entrato Memmo al 91°, con la Samb tutta sbilanciata in avanti nell’ultimo assalto all’arma bianca, è solo un sigillo inutile.

A completare la giornata storta arriva la notizia della vittoria del Pizzichettone. I nordisti ora ci hanno scavalcato di un punto. Comunque le prefiche non cominciassero a fare i soliti piagnistei,in realtà non stiamo poi messi così male. Domenica avremo in casa il Padova ormai fuori dai play off, mentre il Pizzichettone dovrà andare a Cittadella che, vincendo, ha concrete speranze di approdare ai play off . Quindi la prima fatica di Ercole potrebbe essere superata senza grandi difficoltà. Le altre invece mi preoccupano parecchio. Sono già pronte due mannaie: la lega che dovrà verificare i bilanci dalla Samb e il tribunale fallimentare che sta valutando lo stato di decozione della Samb Calcio.

Insomma questa Samb ,per rimanere in C1, dovrà fare l’acrobata compiendo un triplo salto mortale,ovviamente senza rete. Cari miei, non possiamo far altro che incrociare le dita al momento del rullo dei tamburi e sperare.