Cardiologia ed ecografia clinica, esperti a confronto
| ANCONA - Una tre giorni, promossa dal presidio monospecialistico di alta specializzazione Lancisi e presieduta dal professor Perna, riunirà specialisti internazionali a Portonovo
Si aprirà il 2 maggio, per chiudersi giovedì prossimo 4 maggio, al centro congressi Excelsior, presso l’hotel La Fonte di Portonovo, il terzo convegno dal titolo: “Cardiologia ed ecografia clinica”. L’iniziativa, promossa dal Presidio monospecialistico di alta specializzazione “Lancisi” e dall’Azienda ospedaliero universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, è sostenuta, fra gli altri, da Pfizer Italia. Diversi specialisti, provenienti da Università ed ospedali italiani e stranieri, si confronteranno su tematiche inerenti l’insufficienza cardiaca, la cardiopatia ischemica, le cardiopatie congenite nell’adulto, le patologie della valvola mitrale e quelle aortiche, la fibrillazione atriale, l’ipertensione polmonare e altro ancora. A presiedere la tre giorni sarà il professor Gian Piero Perna, responsabile dell’Unità Operativa di Cardiologia del presidio monospecialistico Lancisi dell’Azienda ospedaliera universitaria Ospedali riuniti di Ancona.
Le malattie cardiovascolari, purtroppo, sono la prima causa di morte anche nelle Marche. Secondo il rapporto OsservaSalute 2005 in un anno ogni 10.000 abitanti in provincia di Ancona muoiono, per problemi legati al sistema cardiovascolare, 36,8 uomini e 23,3 donne. Peggiore la situazione in provincia di Ascoli Piceno dove statisticamente si registrano 37,8 decessi fra gli uomini e 25,3 decessi fra le donne. In provincia di Macerata i decessi sono 36 fra gli uomini e 24,5 fra le donne. Leggermente meglio la situazione in provincia di Pesaro – Urbino dove si registrano 35,1 decessi fra gli uomini e 23,2 fra le donne.
Crescono poi, sempre nelle Marche, i ricoveri per infarto. Secondo i dati del Ministero della Salute, nel 2003 i ricoveri sono stati 3.968 contro i 3.619 dell’anno precedente.
Sempre dati recenti affermano che un marchigiano su due supera i livelli di guardia del colesterolo, uno dei più importanti fattori di rischio per ictus e infarto. Sei marchigiani su dieci, infine, non sanno neppure cosa sia il colesterolo.
“Occorre prestare molta attenzione ai fattori di rischio quando si parla di malattie dell’apparato cardiovascolare. Come sempre spesso la prevenzione è più importante della cura – spiega il professor Gian Piero Perna, responsabile dell’Unità Operativa di Cardiologia del presidio monospecialistico Lancisi dell’Azienda ospedaliera universitaria Ospedali riuniti di Ancona – I fattori di rischio CV comunque devono essere inquadrati in un approccio medico integrato, con terapie personalizzate che tengano conto della realtà clinica specifica di ogni paziente. L’invito ai cittadini a rischio è quello di attenersi scrupolosamente alle indicazioni del proprio medico, che sa certamente suggerire l‘approccio terapeutico migliore a garanzia della salute di ogni singolo paziente”.
Le malattie cardiovascolari, purtroppo, sono la prima causa di morte anche nelle Marche. Secondo il rapporto OsservaSalute 2005 in un anno ogni 10.000 abitanti in provincia di Ancona muoiono, per problemi legati al sistema cardiovascolare, 36,8 uomini e 23,3 donne. Peggiore la situazione in provincia di Ascoli Piceno dove statisticamente si registrano 37,8 decessi fra gli uomini e 25,3 decessi fra le donne. In provincia di Macerata i decessi sono 36 fra gli uomini e 24,5 fra le donne. Leggermente meglio la situazione in provincia di Pesaro – Urbino dove si registrano 35,1 decessi fra gli uomini e 23,2 fra le donne.
Crescono poi, sempre nelle Marche, i ricoveri per infarto. Secondo i dati del Ministero della Salute, nel 2003 i ricoveri sono stati 3.968 contro i 3.619 dell’anno precedente.
Sempre dati recenti affermano che un marchigiano su due supera i livelli di guardia del colesterolo, uno dei più importanti fattori di rischio per ictus e infarto. Sei marchigiani su dieci, infine, non sanno neppure cosa sia il colesterolo.
“Occorre prestare molta attenzione ai fattori di rischio quando si parla di malattie dell’apparato cardiovascolare. Come sempre spesso la prevenzione è più importante della cura – spiega il professor Gian Piero Perna, responsabile dell’Unità Operativa di Cardiologia del presidio monospecialistico Lancisi dell’Azienda ospedaliera universitaria Ospedali riuniti di Ancona – I fattori di rischio CV comunque devono essere inquadrati in un approccio medico integrato, con terapie personalizzate che tengano conto della realtà clinica specifica di ogni paziente. L’invito ai cittadini a rischio è quello di attenersi scrupolosamente alle indicazioni del proprio medico, che sa certamente suggerire l‘approccio terapeutico migliore a garanzia della salute di ogni singolo paziente”.
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30/04/2006
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