In arrivo i frammenti cosmici di una cometa: apparentemente, nessun pericolo per la Terra!
| Potremo assistere ad occhio nudo, dalla rassicurante distanza di 8.8 milioni di Km, alla fine della cometa Schwassmann-Wachmann 3.
di Nicola Facciolini
Nella notte tra il 23 e il 24 aprile 2006 il Very Large Telescope dell’Eso ha osservato un inatteso aumento di luminosità nel frammento “B” della cometa “Schwassmann-Wachmann 3”. Tutto lascia supporre che l’astro chiomato, in rapido avvicinamento orbitale alla Terra, si stia definitivamente disintegrando nel suo ultimo viaggio siderale intorno al Sole.
Apparentemente, la Terra non corre alcun pericolo di essere colpita: i calcoli orbitali lo escludono. Siamo fortunati! Quei frammenti avrebbero potuto cancellare la vita dal nostro pianeta: tutti ricordano cosa accadde sul pianeta Giove nel luglio 1994, allorquando la cometa S-Levy, andata in pezzi l’anno prima, “precipitò” nell’atmosfera gioviana, liberando l’energia di migliaia di arsenali termonucleari. Davvero strano il destino della cometa 73P/Schwassmann-Wachmann 3 (SW-3). Scoperta il 2 maggio 1930 su una lastra fotografica ottenuta all'Osservatorio di Amburgo, venne quasi subito persa di vista e riscoperta solo una cinquantina d'anni più tardi, ancora su una lastra fotografica questa volta dell'Osservatorio australiano di Perth.
Persa nuovamente in occasione del suo passaggio del 1984, venne ritrovata nel 1989 e da allora osservata a ogni ritorno.
La sua orbita - percorsa in un periodo di quasi cinque anni e mezzo - è quella tipica delle comete della famiglia di Giove; l'eccentricità, infatti, porta la SW-3 fin nei paraggi della Terra e poi la spinge dalle parti del pianeta gigante. I calcoli orbitali hanno mostrato che furono proprio questi ripetuti incontri con Giove che la dirottarono sull'orbita attuale. Nel 1995, in occasione di un suo passaggio al perielio, si osservò un elevato e insolito aumento di luminosità. Osservazioni dettagliate compiute l'anno seguente mostrarono che la causa di quell'imprevisto show era la rottura del nucleo in tre frammenti, ma nel dicembre di quello stesso anno si scoprì che i frammenti erano in realtà cinque. In occasione dell'ultimo ritorno, nel 2001, di quei cinque frammenti ne erano rimasti attivi solamente tre, vale a dire il frammento C - il più grande e luminoso - e i frammenti B ed E. La cometa aveva dunque ritrovato la sua stabilità?
Assolutamente no. Da quest'anno, infatti, avvicinandosi nuovamente al perielio, la SW-3 ha ricominciato i suoi fuochi d'artificio. All'inizio di marzo i frammenti osservati erano diventati sette e a fine mese se ne erano aggiunti altri sei. Nei primi giorni di aprile è stato possibile osservare un outburst - chiaro segnale di una possibile nuova frammentazione in atto - nel frammento B e il 7 aprile sono stati rilevati sei nuovi frammenti.
Per effetto di questo evento, il 16 aprile il frammento B mostrava la stessa luminosità del frammento C. Le ultime osservazioni, compiute tra il 23 e 24 aprile al VLT, hanno poi mostrato che il frammento B si è ulteriormente frantumato. Nelle immagini diffuse dall'ESO è possibile individuare con chiarezza almeno sette frammenti, una scia che ricorda molto da vicino quella della cometa Shoemaker-Levy 9 nella sua folle corsa incontro a Giove. Il nucleo della SW-3 si sta dunque drammaticamente sgretolando, ma questa volta la causa diretta non è l'azione gravitazionale di Giove, bensì il calore solare che sta allargando sempre di più le fratture presenti nel nucleo. Cosa c'è, dunque, nel futuro della SW-3?
Nessuno è in grado di affermare se questo sgretolamento porterà alla distruzione completa di quel corpo celeste, anche se, visto come si stanno mettendo le cose, è piuttosto difficile ipotizzare che il fenomeno si possa arrestare. La speranza che tutti segretamente coltivano è che si stia preparando per noi un memorabile show quando, in maggio, la SW-3 passerà alla minima distanza dal nostro pianeta e non è escluso che si possa assistere allo spettacolo anche a occhio nudo. Il giorno 11 sarà la volta del frammento C, mentre il passaggio del frammento B è atteso per il 14 maggio. Occhi puntati al cielo, allora!
Link Eso - http://www.eso.org/outreach/press-rel/pr-2006/pr-15-06.html
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30/04/2006
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