Applausi protagonisti per Tuck and Patti al Serpente Aureo di Offida
Offida | Il duo americano emoziona e incanta per una serata da incorniciare, all'insegna della migliore musica offerta dal club Bitches Brew.
di Andrea Castelli
Tuck & Patti
Forse il modo migliore di rendere l’idea dell’atmosfera che si respirava ieri sera al teatro Serpente Aureo di Offida è quella di scriverne partendo dagli applausi.
Perché proprio quei tanti, interminabili, scroscianti applausi sono stati i protagonisti di riflesso della serata.
Applausi veri, pieni di entusiasmo, riconoscenza, stima, esana consapevolezza di un grande spettacolo, rimbombavano per la sala del bel teatro piceno, esplosioni come culmine di emozioni che il duo Tuck & Patti hanno donato al pubblico presente.
Ovviamente superfluo ricordare che il teatro era gremito anche ieri, come al solito ormai in questa stagione per mezzo della rassegna itinerante “Paesaggi Sonori”
Il pubblico che sceglie la qualità ha pagato il biglietto per assistere alla performance della coppia (anche nella vita) formata da Tuck Andress e Patti Carthart.
Americani, iniziano il loro sodalizio artistico nel 1978, definito da loro “amore musicale a prima vista”, e ieri sera hanno trasportato ad Offida nella sede del Bitches Brew, per la seconda volta dopo l’esibizione di qualche anno fa, la loro esperienza quasi trentennale, che anche dall’esterno vede l’arma segreta nel grande affiatamento.
Le evoluzioni vocali di Patti si sposano amabilmente con l’ipnotizzante e personale arte del suonare la chitarra propria di Tuck, bravissimi a scaldare l’ambiente con un repertorio che affronta svariati generi, dal jazz al blues, dal pop all’”esotico”.
La calda voce nera di Patti, dotata di grande emozionalità nonche di tecnica eccellente, si andava a fondere simbioticamente con le note sprigionate dalla chitarra, appagante per i sensi, di Tuck, in brani che attingono per lo più dal loro repertorio, senza però far mancare qualche cover di qualità arrangiata in maniera sicuramente propria di quell’originalkità che caratterizza il duo e lo rende unico nel genere.
Da menzionare su tutte una commovente Somewhere Over The Raimbow solo strumentale e una coinvolgente Time After Time, cover della più celebre versione di Cindy Lauper, occasione per esprimersi a favore di una pace che è ancora possibile e che deve essere cercata, e durante lla quale il pubblico ha cantato il ritornello a gran voce assieme ai due straordinari artisti.
Non sono mancati momenti di simpatia e qualche parola gradita da parte loro per osannare il “bellissimo” posto che li ospitava e verso il quale hanno viaggiato.
Un’altra serata da incorniciare per il Bitches Brew, che al solito non manca di ringraziare i comuni aderenti alla rassegna “Paesaggi Sonori” e la stessa provincia che finalmente ha creduto nel club.
Ora il prossimo appuntamento è per domani, domenica 30 aprile alla sala Kursaal di Grottammare per la serata con Bill Evans, data anticipata all’ultimo momento di quasi un mese per problemi connessi all’artista alla cui cortese richiesta di poter anticipare il concerto non è stata negata la possibilità.
Dunque un’altra grande serata si prospetta all’orizzonte.
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29/04/2006
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