Ieri pomeriggio in Campidoglio ha avuto luogo la presentazione del documentario “Conversazione a Porto”, prodotto dalla Fondazione Libero Bizzarri di San Benedetto del Tronto. Il film ripropone una feconda conversazione di Manoel De Oliveira e Agustina Bessa-Luìs, due grandi personalità della cultura portoghese, ripresi mentre parlano in termini teoretici e spesso antitetici di cinema, arte, letteratura, musica, memoria, storia, e di “saudade”, la caratteristica nostalgia portoghese. I due sono legati da un consolidato rapporto professionale e da una profonda amicizia personale: ben cinque titoli del regista sono tratti infatti da opere della Bessa-Luìs.

La presentazione ha concluso una giornata dedicata ai due artisti (nel corso della mattinata aveva avuto luogo l’inaugurazione di una cattedra dedicata alla scrittrice presso all’Università di Tor Vergata), che purtroppo dopo l’evento non si sono potuti trattenere. Moderato da Nello Adella, il dibattito è stato introdotto dall’addetto culturale dell’Ambasciata Portoghese, che ha ringraziato la Fondazione per aver prodotto un’opera con dei protagonisti così importanti della cultura lusitana.
Gian Piero Solari, Assessore alla Cultura della Regione Marche, ha tracciato un parallelismo tra la nostra regione e il Portogallo, che hanno in comune un senso molto intimista e privato della bellezza, dichiarando che proprio da azioni di questo genere si sviluppa una cultura europea unitaria.

Era presente anche Massimo Rossi, Presidente della Provincia di Ascoli, assieme alla Regione sponsor del documentario. Ha dichiarato che è stato un onore per una Provincia apparentemente così “marginale” dal punto di vista culturale avere contribuito ad un’operazione che aveva per protagonisti personaggi di così alto calibro internazionale. A riguardo ha ricordato un’altra importante iniziativa che si sta svolgendo nel territorio Piceno in questi giorni, ovvero Saggi Paesaggi, dedicata al grande artista conterraneo Osvaldo Licini, e che a settembre ospiterà una tappa della Biennale del Paesaggio di Barcellona. Rossi ha ricordato inoltre l’incontro di De Oliveira, un vero e proprio monumento vivente, con i giovani in occasione della Rassegna Bizzarri lo scorso ottobre, in cui era riuscito a coinvolgere emotivamente tutta la platea.

Anche Gualtiero De Santi, direttore artistico del Premio, ha ricordato la personalità di De Oliveira, e della sua presenza a San Benedetto. Proprio in quell’occasione la Fondazione aveva voluto trasporre in Dvd tutti i suoi bellissimi documentari e aveva pensato di accompagnare l’operazione con un documentario su De Oliveira e la Bessa-Luìs, affidandolo a Daniele Sepe. Il film è stato girato a Porto, nella casa della figlia di De Oliveira, mentre il direttore della fotografia è Francisco Oliveira, nipote del maestro.

E’ intervenuto, per portare i saluti di Walter Veltroni, anche il Presidente del Consiglio Comunale di Roma Giuseppe Mannino, reduce dalla commemorazione, sempre in Campidoglio, dei militari caduti a Nassyria. Ha commentato di come il fine del terrorismo sia quello di interrompere il dialogo, contrariamente ad iniziative di questo genere.

In rappresentanza della Fondazione Bizzarri ha parlato Pietro Paolo Menzietti, che ha ribadito l’importanza dell’incontro della cultura lusitana e delle Marche, in pieno spirito europeista.
Ma non si concludono a Roma gli eventi legati al film di Segre, che sarà presentato il prossimo 4 maggio a Torino, presso il Padiglione Portoghese della Fiera Internazionale del Libro.