Domenica 26 marzo serata finale della quattordicesima edizione di Sotterranea, il concorso nazionale per gruppi rock emergenti che va in scena al Wave of Sound, il locale alla rotonda di Porto d’Ascoli. Il progetto è stato inserito all’interno del Sistema Culturale Piceno Integrato.

A partire dalle ore 22 saliranno sul palco le ultime sette bands, provenienti da svariate regioni. Si esibiranno, nell’ordine, Lamia di Benevento, Malia de l’Aquila, Nembrot di Napoli, NoFearForFire di Milano, Onirica di Pesaro-Urbino, Poa di Campobasso, Startrash di San Benedetto del Tronto. I vincitori saranno comunicati a conclusione della serata. Il gruppo primo classificato riceverà 700 euro, il più originale 500 euro, la band che conseguirà il Premio per il Testo con un Valore Letterario otterrà 300 euro. Un ulteriore premio assegnato dalla critica darà la possibilità ad una band di realizzare un singolo promozionale presso lo studio discografico MR di Pedaso, di proprietà di Luigi Bruti.

Tutte le informazioni, gli aggiornamenti, le novità e le immagini del concorso si possono trovare nel sito ufficiale www.sotterranea.com dove sono pubblicate anche le foto e gli mp3 (cioè canzoni che si possono ascoltare dal computer) dei gruppi vincitori a partire dal 1996. La galleria sarà aggiornata con la foto e un brano dei vincitori dell’edizione 2006.

Informazioni sul gruppo Startrash di San Benedetto che si esibisce alla finale del 26 marzo

Membri:
Jacopo Consorti: basso, voce
Stefano Vespasiani: chitarra, voce
Roberto Lucidi: batteria

Biografia
Ci siamo formati all’incirca da due anni, non avendo la possibilità di fare live non trovando un batterista abbiamo passato circa un anno a comporre pezzi nostri, fino all’aprile scorso nel quale fortunatamente si è unito a noi il batterista Roberto Lucidi, grazie anche al quale siamo riusciti ad affilare oltre dieci live nel giro di una stagione estiva.
Siamo una giovane band che propone come genere un hardcore melodico di stampo californiano, ispirandosi a gruppi quali Vandals, NOFX, Pennywise, Hi-Standard e Blink 182.
I testi (principalmente in inglese) sono di vario genere, dal vagamente politico al disimpegnato, sempre con un sano tocco di demenzialità ed ironia come colonna portante.
I pezzi sono veloci e melodici come nel già citato classico stile hardcore melodico californiano.

Un po’ di cronaca sulla finale del 19 marzo.

Si sono esibiti Le Sifflet Public (Verona), ZTL (Pesaro), Entropy (Roseto - TE), The Second Moon of Zion (San Benedetto del Tronto).
Le Sifflet Public si sono presentati in cinque: batteria, basso, due chitarre e voce.
Genere proposto: rock.
Gli arrangiamenti sono sembrati piuttosto buoni (anche se un po’ simili fra i vari pezzi), così come la coesione della band sul palco.
Buono il groove basso/batteria e soprattutto interessanti i collegamenti tra i vari brani, comprese le intro ed i finali, mai lasciati al caso.
Complimenti alle due chitarre che si sono incastrate bene fra di loro, anche se forse i suoni sono sembrati troppo simili fra loro. Bravo il cantante, che ha saputo dipingere ottime linee melodiche
ZTL (Pesaro)
Il gruppo si è presentato in cinque: batteria, basso, due chitarre, voce femminile.
Genere proposto: rock/punk.
Gli ZTL sono sembrati un pochino semplici e troppo poco originali nell’esecuzione, dove si sono notati degli arrangiamenti molto scarni e un sound abbastanza anonimo, già sentito.
Qualche buona linea melodica da parte della cantante e un ottimo apporto da parte del bassista sono sicuramente i punti di forza del gruppo.
Entropy (Roseto)

Il gruppo si è presentato in cinque: batteria, basso, chitarra, tastiera, voce/chitarra.
Genere proposto: nu metal

Ottimo atteggiamento degli Entropy, molto umili e rispettosi sia del concorso, sia degli altri gruppi, dimostrando un'ottima professionalità e simpatia nel saluto finale che ha posto fine alla loro esibizione.

La cosa che salta subito all'orecchio è la particolarità della voce del cantante, utilizzata in maniera originale, vagamente rimembrante quella del cantante dei Negramaro (in alcune sfumature).

The Second Moon of Zion (San Benedetto del Tronto)

Il gruppo si è proposto in tre: batteria, basso/voce, chitarra/voce.
Genere proposto: rock/noise.

Buon gruppo davvero, ottimi arrangiamenti, semplici e definiti, essenziali ma non banali.
Buone anche le linee vocali del bassista (che in alcuni punti forse ricordano un po’ quelle dei Placebo), ottimamente supportato dai cori sempre presenti del chitarrista.
Ottime idee chitarristiche, con accordi ben curati e passaggi particolari e incisivi.
Buon apporto anche da parte del batterista, con buone idee e un'ottima coesione con il bassista.