Nella giornata di ieri le banche dei calciatori uruguagi della Samb Fabian Yantorno e Damian Rojas Macaluso hanno contattato i giocatori per comunicargli che gli assegni da loro versati 20 giorni fa sono stati finalmente coperti dal presidente Soldini e dunque  i due si aggiungono ai più fortunati fratelli Santoni, gli unici ad esser stati remunerati i primi giorni di Marzo.

I due uruguagi erano i giocatori che più avevano bisogno dello stipendio, lo stesso Yantorno durante il faccia faccia di ieri con il presidente Soldini aveva voluto specificare che non aveva più i soldi nemmeno per la colazione e "tirava avanti" solo grazie alle collette degli ultras, stesso discorso per Macaluso che ha anche una moglie al seguito ed una famiglia da mantenere in Uruguay.

E' ovvio che il pagamento di due stipendi non può placare l'ira dei giocatori che ieri al termine dell'allenamento pomeridiano hanno voluto rendere noto attraverso le parole di capitan Zanetti di voler chiedere la messa in mora della società. Il capitano rossoblu ha anche tenuto a precisare che gli atleti non hanno alcuna intenzione di rescindere il contratto con il club rossoblu ma hanno deciso di agire attarverso la giustizia ordinaria e sportiva dopo l'incontro-scontro di Martedì con il presidente Soldini.

I giocatori sono stati spinti ad agire in tal modo anche dal fatto che alcuni di loro come Di Dio, De Pascale e De Rosa non hanno ricevuto alcun assegno poichè non erano presenti durante il ritiro che la Samb ha effettuato a Roma prima della trasferta di Fermo, in quell'occasione il presidente Alberto Soldini consegnò gli assegni ai presenti ma non fece pervenire nulla ai giocatori che, essendo indisponibili,  non presero parte alla settimana di ritiro.