Leggo con disappunto le dichiarazioni fatte da Elvio Mazzagufo, nelle quali vengo tirato in ballo per la mia proposta di legge sull’ittiturismo. Non entro nel merito della polemica politica, che riguarda esclusivamente il Comune di Grottammare, ma voglio solo evidenziare delle contraddizioni presenti in alcuni passaggi.

Confermo che la mia proposta ha l’obiettivo di difendere e aiutare soprattutto la piccola pesca, integrando i redditi dei pescatori attraverso l’esercizio dell’ittiturismo, offrendo ospitalità in locali del pescatore o nella sua abitazione con degustazione di prodotti ittici del posto e facendo conoscere le tradizioni marinare e il mondo della pesca.

Ma da qui a dire che “esercitare il pescaturismo e l’ittiturismo sono nello spirito di una legge nazionale e regionale!”, fa intendere a chiunque che si è fatta una bella confusione tra legge e proposta di legge. Infatti, ricordo ancora che una proposta di legge per essere trasformata in legge dello Stato deve essere approvata dai due rami del Parlamento e ciò (mio malgrado) non è avvenuto. Inoltre il riferimento ad una “legge nazionale” (A.S. 3438), peraltro ancora non pubblicata in Gazzetta Ufficiale e quindi ancora senza valore giuridico, non è sufficiente per ritenere di aver agito, in passato, nella legalità e correttezza.

Detto questo, continuo a rimanere convinto della validità dei principi alla base della mia proposta di legge, ricordando a tutti che l’intenzione di voler dotare il settore della pesca di ulteriori strumenti che ne diversifichino e valorizzino le potenzialità a livello nazionale, non può essere oggetto di una strumentalizzazione politica tesa a sostenere una polemica di carattere localistico e personale.