Lunedi prossimo 20 Febbraio presso la sede dell’Autorità di Bacino ad Ascoli Piceno, i componenti della Conferenza Programmatica sul PAI ( Piano di Assetto Idrogeologico) del Bacino Interregionale del fiume Tronto,dovrà rivedere le famigerate perimetrazioni delle aree E4/E3 (ad altissimo ed alto rischio di esondazione) del Comune di S. Benedetto del Tronto e contestualmente uniformare le norme del PAI locale a quelle già vigenti nel resto della Regione.

I Verdi ricordano, che non sarà possibile legiferare a livello locale in modo difforme da quanto già previsto nel resto della Regione, anche perché tali norme poi dovranno passare al vaglio del Consiglio Regionale che dovrà approvarle. Nessuno pensi, erroneamente, di considerare la vallata del Tronto completamente avulsa dalle norme ormai vigenti da tempo nel resto della Regione. Va ricordato che quanto prodotto sino ad oggi dall’Autorità di Bacino del Tronto è alquanto contraddittorio e privo di ogni ragionevole fondamento. Questa di Lunedi è l’occasione per riportare quanto già prodotto dall’Autorità, nell’ambito delle normative regionali.

I Verdi faranno quanto di loro possibilità per evitare che le mostruosità presenti nell’attuale Piano possano essere riconfermate, ricordando tra l’altro, che l’atto del 10 marzo 2005 prot. N° 843 dell’Autorità di Bacino “esprimeva parere favorevole alla riduzione del livello di rischio di esondazione delle zone E4/E3 ad E2 nella zona posta a Nord del rilevato della Superstrada Ascoli-Mare del Comune di Monteprandone”. Una delle giustificazioni portate dall’Autorità di Bacino per tale atto è stato “…. considerato che risultano in avanzata fase di progettazione gli interventi per la messa in sicurezza del tratto terminale del fiume Tronto, la cui realizzazione comporterà una riduzione del livello di rischio di esondazione per i territori della bassa valle…”.

Alla luce di tutto ciò, nella Conferenza Programmatica del 20 Febbraio è dunque importante che il Comune di S. Benedetto Tr. chieda, a maggior ragione, per gli stessi motivi del Comune di Monteprandone una nuova perimetrazione e la riduzione del livello di rischio di esondazione delle attuali aree a rischio di esondazione E4/E3 nel Comune di S.Benedetto Tr.e la conformità delle norme a quelle vigenti in tutta la Regione.

I Verdi ritengono che sia insostenibile per chiunque ribadire, attraverso vincoli, che la zona di Ragnola o del centro di Porto d’Ascoli, situate a più chilometri dal fiume siano classificate a massimo rischio di esondazione E4/E3 e considerate quindi più a rischio di esondazione della zona industriale di Monteprandone ubicata a poche decine di metri dall’alveo del fiume. Va ricordato infatti che la Superstrada Ascoli-Mare è oggi considerata da tutti come il vero argine Nord del fiume Tronto.

*Per i Verdi di S. Benedetto Tr.