Serata di tradizioni e cultura, quella che si è svolta ieri sera presso l’hotel Maxim’s a Villa Rosa di Manuela Malavasi.
L’evento organizzato dalla Pro Loco di villa Rosa e l’assessorato al turismo di Martinsicuro in collaborazione con Regione Marche, Regione Abruzzo, Provincia di Ascoli Piceno e Teramo Slow Food e l’A.I.S. ha raccolto a se gli estimatori di uno dei piatti più poveri della tradizione del centro Adriatico: il brodetto.

Dopo i saluti di Armando Tribuiani, consigliere Pro Loco Villa Rosa e il presidente Giuseppina Camaioni, e alcuni amministratori Provinciali e Regionali di Marche e Abruzzo tra cui: Massimo Rossi presidente provincia AP, Pietro Colonnella consigliere provinciale, Leandro Di Donato, consigliere prov. TE, Dino Pepe sindaco di Torano, On. Nicola Crisci di Roseto, Alessandro Di Giacinto assessore all’ambiente, i relatori hanno fatto delle riflessioni intorno al Brodetto e al vino Pecorino di Camillo Montori.

Il Prof. Renato Novelli, autore di “Brodettogonia riflessioni intorno a un piatto” ha spiegato come il brodetto rappresenti un elemento chiaro dell’identità locale in particolare dei sambenedettesi.

Il Prof. Leonardo Seghetti, autore di studi e ricerche sul Vino Pecorino con il responsabile AIS Abruzzo ha evidenziato le caratteristiche di questo vino mettendo in risalto l’importanza che questo ha nell’abbinamento con il cibo.

Si è parlato anche della promozione del territorio attraverso la ricerca delle Tipicità con Raffaele Grilli, responsabile Slow Food Teramo, Stefano Greco, responsabile Slow food S. Benedetto del Tronto e Pietro Dursi, assessore Cultura e Turismo comune di Martinsicuro, di come la gastronomia sana, superi i campanilismi tra i diversi territori.

Momento clou della serata l’assaggio dei due brodetti:quello alla sambendettese cucinato da Francesca Straccia, in rappresentanza di uno dei migliori ristoranti di pesce della costa “Mattia” coadiuvata da Giudici Antonietta, Clelia Carboni, Elia Capretti e per la costa abruzzese il pescatore Mario di Bonaventura insieme a Lina.

La Straccia in passato ha vinto il primo premio nella “Gara del brodetto”, indetta dall’Associazione cultori della cucina marchigiana, lo scorso anno ha partecipato insieme ai cuochi di Fano, Pesaro, Monte di Procida, Lerici, Ferrara, Cagliari, Bellaria Igea Marina, Viareggio, Siracusa, Anzio, Pescara al Festival Nazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce a Fano, classificandosi tra i primi posti.

Seppia, Polipo, Mazzolina, Rospo, Pesce Ragno, Scorfano, Razza, “Le galere”, Suro, Sgombro, Pannocchia oltre a peperoni e pomodori verdi conditi con abbondante aceto gli ingredienti del brodetto alla sambenedettese che si differenzia da quello alla martinsicurese per l’assenza di alcuni tipi di pesce, dell’aceto e dei pomodori verdi, e l’aggiunta di salsa di pomodoro, prezzemolo, aglio e cipolla.

Di Bonaventura ha cucinato quello che in dialetto viene chiamato “ciambotto” con l’esperienza maturata in mare nei lunghi anni dedicati alla pesca.

Le cantine presenti alla cena sono state quelle di Villa Pigna, De Angelis Corrado ed un assaggio di Trebbiano Fonte Raviliano