Nella mattinata di ieri, un altro dei frenetici incontri di queste settimane per la discussione sulle prospettive future della Sadam. Il sindaco di Fermo Saturnino Di Ruscio, insieme al suo pari grado jesino, ha partecipato ad un tavolo ad Ancona, presieduto dall’assessore regionale all’agricoltura Paolo Petrini, per la gestione della crisi degli stabilimenti di Campiglione e Jesi.

All’incontro hanno partecipato anche sindacalisti delle due fabbriche e rappresentanti di agricoltori e trasportatori. Di Ruscio ha premuto per la richiesta di un medesimo trattamento tra i due zuccherifici marchigiani. Un comportamento che fa avvertire il timore, che si respira nel fermano in questi giorni, che alla fine della produzione possa aggiungersi l’amarezza per una mancata riconversione, dato che non si hanno certezze sul fatto che entrambi gli zuccherifici delle Marche verranno riadattati a produzioni alternative.

Il sindaco fermano, oltre alla richiesta di garanzie sul mantenimento del bacino saccarifero e riconversione, ha anche proposto che i rimborsi dell’Unione Europea per i tagli alla produzione siano a copertura totale e non del 65%, ma per le aziende intenzionate a riconvertire e non per quelle destinate a chiusura. Per quanto riguarda le ipotesi di energie alternative, il sindaco fermano ha insistito sul bioetanolo, mentre sembra che i tecnici della Sadam siano più propensi ad una riconversione basata sulle biomasse derivanti da olio di girasole.