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Vasta operazione contro il lavoro nero in tre Comuni

San Benedetto del Tronto | Ad Offida, Castorano e Ripatransone controllati e sequestrati diversi opifici. Denunciati i proprietari, tutti di origine cinese. Fermati altresì clandestini della stessa nazionalità.

di Carmine Rozzi

L’incessante opera di controllo e monitoraggio del territorio da parte delle forze dell’ordine in particolar modo dall’Arma dei Carabinieri prosegue dall’inizio dell’anno ed è focalizzata soprattutto verso l’immigrazione clandestina nonché alla scoperta di opifici e simili che spesso ricorrono al lavoro nero.

Quello della clandestinità è purtroppo un fenomeno in forte crescita ed espansione. La fanno da padrona i soggetti di nazionalità cinese, quasi il 70%. Di questi ne sono stati fermati controllati e successivamente rimpatriati con foglio di via una settantina. Mentre per 40 di loro sono scattate le manette. Così come sono stati denunciati per uso di mano d’opera clandestina una decina di pseudo imprenditori di cui la metà è finita in carcere.

E’ stata attivata ed è ancora in corso una vasta operazione nel territorio piceno tesa a scoprire, denunciare e in certi casi trarre in arresto persone coinvolte nel traffico di manodopera non autorizzata. Offida, Ripatransone, Castorano sono tra i Comuni maggiormente interessati. Fin’ora i primi risultati parlano di sequestro di macchinari, alla chiusura di diverse fabbriche clandestine, e alla conseguente denuncia dei proprietari.

Quattro titolari di opifici sono stati denunciati in stato di libertà. L’imputazione al momento si articola sul favoreggiamento alla permanenza clandestina di connazionali sul nostro territorio. A questo si aggiunge l’aggravante di averne sfruttato la mano d’opera per lavoro non denunciato. I lavoratori abusivi in tutto una mezza dozzina sono stati tutti accompagnati alla Questura di Ascoli Piceno. Uno di loro era anche stato raggiunto da una ingiunzione a lasciare il paese al quale non aveva ottemperato. Gli imprenditori abusivi si sono visti anche sequestrare i macchinari per un valore complessivo di circa mezzo milione di euro.

Sul fronte della lotta allo smercio ed al possesso di droga c’è da registrare, sempre ad opera degli agenti dell’Arma, il fermo a Cupra Marittima di due soggetti di origine albanese che avevano occultato 3 grammi di cocaina nella macchina. Dopo i controlli di rito sono stati affidati alla custodia della Prefettura competente.

08/12/2005





        
  



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