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Cerimonia in onore dei caduti e dei dispersi di tutte le guerre

| ARCEVIA - Purgatori: “ il loro sacrificio per difendere i diritti e i valori di tutti gli uomini liberi”

Per celebrare le ricorrenze dalla liberazione di Arcevia, la fine dell’ultimo grande conflitto mondiale, per onorare la memoria dei caduti e dei dispersi di tutte le guerre e per ricordare la giornata delle Forze Armate e del combattente, nella frazione di Caudino di Arcevia si terrà domenica 6 novembre la tradizionale cerimonia organizzata dall’Associazione nazionale Combattenti e reduci, in collaborazione con le altre associazioni locali di combattenti e in concerto con l’Amministrazione comunale.

“Sono ormai trascorsi oltre 59 anni di pace nel nostro Paese dalla fine dell’ultimo conflitto mondiale,” dichiara il presidente della sezione di Arcevia dell’Associazione nazionale combattenti e reduci Cav. Luigi Baciani “ e dal cuore di ciascuno di noi combattenti sgorga l’auspicio profondo di un futuro di Pace, Democrazia e Libertà per la nostra Italia e per tutti i Popoli del mondo.”

Il programma della manifestazione prevede alle ore 11,15 il raduno di partecipanti davanti alla Chiusa di Caudino. Seguiranno la S.Messa e la formazione del corteo con posa della corona ai piedi della lapide ed il saluto delle rappresentanze. La mattinata si concluderà al ristorante “Park Hotel di Arcevia” col pranzo sociale, esteso a tutti su prenotazione. Alla cerimonia parteciperanno enti, associazioni e scolaresche.

“Mi auguro” ha sottolineato il Sindaco di Arcevia Silvio Purgatori “che alla cerimonia parteciperanno numerosi i giovani e in particolare i ragazzi delle scuole. I ragionamenti sul futuro hanno senso soltanto se coinvolgono loro, perché loro sono il futuro della nostra società e dell'umanità intera. Ma essi, nell'affrontare il futuro, saranno fragili e disorientati se non verranno aiutati a fare memoria del passato in cui la nazione e l'umanità affondano le loro radici e le loro fondamenta.

Domenica – ha proseguito Purgatori -vengono commemorati i caduti delle guerre. Ma non solo i militari che nelle guerre hanno lasciato la vita. Vanno ricordate anche le vittime civili delle guerre.

Vanno ricordati i profughi delle guerre, le migliaia di persone che sono fuggite da case e paesi distrutti. Vanno ricordati i deportati. Quella di domenica deve essere una commemorazione che non sia soltanto dei "caduti", ma di tutte le vittime delle guerre alle quali rivolgeremo un pensiero e una preghiera nella speranza che la Pace conquisti sempre più spazio nel mondo”.

03/11/2005





        
  



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