L'Italia sono anch'io
Ascoli Piceno | Testimonial d'eccezione Papa Waigo
Papa Waigo
Lo scorso 25 Marzo si è svolta al Palafolli una festa multietnica organizzata da alcune associazioni facenti parti del comitato L'Italia sono anch'io, la campagna sui diritti di cittadinanza per i figli degli stranieri nati in Italia che ha visto come testimonial nazionale il giocatore dell'Ascoli Calcio: Papa Waigo N'Diaye.
L'evento promosso dal coordinamento provinciale di Libera Ascoli Piceno e dal Circolo ARCI Babazuf di Castel di Lama è stato caratterizzato dalla partecipazione di molte comunità di stranieri presenti nella nostra Provincia che hanno contribuito a dare colore e passione ad una festa in cui non si percepivano distanze o barriere, ma in cui tutti si sono sentiti parte della stessa comunità.
Dopo un breve momento di riflessione in cui Papa Waigo ha raccontato l'esperienza che lo ha visto protagonista della campagna di raccolta firme è stato letto un messaggio di Don Luigi Ciotti, presidente e fondatore di "Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie" che non potendo essere presente ha voluto comunque condividere con noi questo percorso di integrazione culturale.
Nel messaggio parole di stima per Papa Waigo, si legge infatti: "mi hanno profondamente la sua umanità ed il suo equilibrio di fronte al folle gesto razzista che poco tempo fa ha ucciso due suoi connazionali a Firenze. In quell'occasione Papa aveva espresso una concreta solidarietà alla comunità senegalese, ma al contempo dimostrato affetto per la città in cui aveva vissuto, evitando di generalizzare e promuovendo invece l'ascolto ed il dialogo".
Al termine del dibattito la referente regionale di Libera, Paola Senesi, ha sottolineato l'importanza di trovarsi lì a realizzare una vera integrazione con tutti i popoli, senegalesi, marocchini, indiani, filippini, macedoni, etc. ricordando che altrove non è facile portare solidarietà e pace, così, mentre ad Ascoli campeggiano manifesti di solidarietà per i marò in India condivisa anche da tutti i presenti, si è voluto fare un appello anche per la liberazione di Rossella Urru.
La festa è proseguita poi al ritmo di musica africana ed asiatica accompagnata dal cibo che ogni Paese ha voluto offrire per poter realizzare a pieno la condivisione del momento.
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26/03/2012
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